Zelensky vola negli Usa. Incontro con Biden e discorso al Congresso: "Vogliamo la pace"
Il presidente ucraino Zelesky durante la visita a Washington è intervenuto a Capitol Hill sottolineando quanto importanti siano gli aiuti da parte degli americani per l'Ucraina. “Contro ogni probabilità, l'Ucraina non è caduta ma vive e combatte: non ci arrenderemo mai". Queste sono le parole usate da Volodymyr Zelensky al Congresso americano a Washington. E' il primo viaggio del presidente ucraino all'estero dall'inizio della guerra. Evidente l'emozione di Zelensky che è stato interrotto diverse volte dagli applausi e che ha voluto ringraziare gli americani ricordandogli che potrebbero velocizzare la vittoria superando lo scetticismo di diversi repubblicani. "Abbiamo l'artiglieria, grazie. È abbastanza? Onestamente no", queste le parole del presidente evidenziando che gli aiuti concessi a Kiev "non sono beneficienza ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia". Nonostante qualche defezione tra i repubblicani, l'aula della Camera era piena di rappresentanti e senatori di entrambi i partiti, presente anche tutto il governo e qualche rappresentante dell'Intelligence americana. Una seduta così unita in nome della sicurezza non si vedeva dai tempi dell'attacco terroristico che subirono gli Usa l'11 settembre 2001. "Questa battaglia non può essere congelata o rinviata. Non può essere ignorata, sperando che l'oceano o qualcos'altro ci garantisca protezione”, ha detto Zelensky al Congresso Usa. "Dagli Stati Uniti alla Cina, dall'Europa all'America Latina, e da ogni angolo dell'Australia, il mondo è troppo connesso e indipendente per consentire alle persone di mettersi da parte e di sentirsi al sicuro quando è in corso una battaglia del genere". Il presidente ucraino ha riconosciuto anche agli Stati Uniti la capacità di aver unito l'Europa contro l'aggressione russa: "L'Europa ora è più forte e più indipendente che mai. Le nostre nazioni sono alleate in questa battaglia. E il prossimo anno diventerà un punto di svolta, il punto in cui il coraggio ucraino e la determinazione americana dovranno garantire il futuro della nostra comune libertà. La libertà del popolo che difende i propri valori". Il presidente ucraino al Congresso americano ha parlato della Russia come "stato terrorista" che dovrebbe essere ritenuto responsabile per la guerra: Mosca potrebbe fermare l'aggressione "se volesse". Quindi Zelensky ha menzionato la Seconda guerra mondiale, l'offensiva delle Ardenne e Franklyn Delano Roosevelt per spiegare la durezza del suo popolo e ringraziare gli americani: "La vittoria dell'Ucraina sarà anche la vittoria dell'America". Il presidente ucraino ha anche parlato della sua proposta di pace già presentata al G20. "Fra pochi giorni è Natale. In Ucraina lo celebreremo anche al lume di candela e non per romanticismo. Non abbiamo l'elettricità e molti non hanno l'acqua. Ma non ci lamentiamo. La luce della nostra fede illuminerà il Natale", ha detto Zelensky confermando quello che tutti ucraini si augurano in questo momento "la vittoria, solo la vittoria". Il presidente, quindi, ha augurato a tutti "Buon Natale e un buon anno nuovo vittorioso, prima di regalare al Congresso una bandiera ucraina che sventolava a Bakhumt.
Finita la sua "visita" a Washington, non viene esclusa la possibilità che il presidente si rechi anche nel Regno Unito e, forse, Francia e Germania, secondo quanto riporta la Cbs (Columbia Broadcasting System), grande rete commerciale americana di trasmissione televisiva e radiofonica.
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