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Immagine del redattoreFrancesca De Simone

"Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento"

L'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha drammaticamente riaperto la questione palestinese. Il conflitto tra Israele e Palestina è nato perché entrambi i popoli rivendicano il diritto ad una terra che ritengono la loro patria storica. I palestinesi desiderano uno stato indipendente nei territori occupati da Israele dal 1967, mentre gli israeliani si battono per garantire la loro sopravvivenza.

In Italia, ma anche in altri luoghi del mondo si stanno svolgendo varie manifestazioni e cortei che chiedono uno stop alla guerra. Anche il cantante Ghali durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo ha evidenziato la necessità di agire per ottenere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza ed uno "Stop al genocidio".

A Pisa, città della Toscana, il 24 febbraio in Piazza dei Cavalieri degli studenti, sia maggiorenni che minorenni, mentre stavano protestando, in maniera del tutto pacifica, infatti va ricordato che non possedevano alcun tipo di oggetto che potesse danneggiare le persone intorno a loro, sono stati colpiti dai poliziotti tramite dei manganelli. "Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una marcia in giro per la città, ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese". Così descrive la scena una studentessa presente. Anche il Presidente Mattarella ha espresso la sua opinione:

"La violenza non è mai giustificata. L'autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento".

Il Presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato: "Io ritengo che il ministro Piantedosi debba fare sicuramente una bella analisi di coscienza su quello che è avvenuto ieri. Non è accettabile che io, come responsabile dell'autorità sanitaria in Toscana, abbia dal direttore del Pronto soccorso a Pisa nel tardo pomeriggio una richiesta di cure per tredici persone delle quali dieci sono minorenni. Questo non va bene. Ritengo indegne le scene che abbiamo visto sui social. Ritengo che non vi sia il senso del singolo operatore di Polizia, qui purtroppo vi sono indicazioni non date bene. Una cosa possono essere le reiterate proteste di movimenti semi-eversivi, una cosa sono ragazzi di 17 o 18 anni che vanno in piazza senza armi o corpi contundenti a manifestare la loro solidarietà al popolo di Gaza. Onestamente in questo caso non è giustificabile l'atteggiamento che abbiamo visto nelle immagini che i social hanno evidenziato nella nuda chiarezza".

Antonio Tajani, il nuovo segretario di Forza Italia, ha affermato :"Siamo garantisti e per questo diciamo che la responsabilità è individuale. Le forze dell'ordine non si toccano perché sono donne e uomini che ogni giorno rischiano la pelle per quattro soldi, hanno famiglie che li aspettano e magari non tornano e sono tutti figli del popolo, non di radical chic. Questo non significa dire che chi sbaglia non deve essere sanzionato, ma la responsabilità è sempre e comunque individuale. Se 1, 2, 3 hanno sbagliato non possono pagare in migliaia. Non bisogna provocarli in continuazione. Io ricordo con grande dignità quel carabiniere che in Val di Susa immobile veniva insultato per 15 minuti da una ragazza dei centri sociali o un finanziere che subiva lo stesso trattamento da una no vax".

La vicenda ha dato il via ad un un ampio dibattito. In serata nella stessa piazza in cui gli agenti hanno manganellato gli studenti, si sono radunate cinquemila persone per esprimere pacificamente solidarietà ai manifestanti. La manifestazione si è svolta pacificamente e sulla scalinata monumentale della Scuola Normale che si affaccia sulla piazza sono stati affissi striscioni con le scritte "Stop genocidio", "Palestina libera", "Basta violenza della polizia" e "No alla violenza delle istituzioni" e anche slogan come "vergogna vergogna", e "caricateci ora" .


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