Sensibile calo demografico in Italia
Nel 2021 le nuove nascite sono state appena 400.249 e per il 2022 si prevedono numeri ancora peggiori
In Italia non si fanno sempre meno figli: questo è ciò che l'ISTAT (Istituto nazionale di statistica) riporta nel nuovo rapporto sulla natalità e la fecondità della popolazione. E' dal 2008 che le nascite sono in costante diminuzione, allora se ne contavano ben 176.410 in più di quelle di oggi. Da quell'anno la situazione ha cominciato a peggiorare sempre di più e bisogna chiedersi il perché. Molte donne affermano che non sono tutelate e che è difficile trovare il giusto equilibrio tra lavoro e cura dei figli. Fortemente ironiche le parole di una giovane donna intervistata: "Strano, noi madri siamo super tutelate. Chi non avrebbe voglia di continuare a fare figli per poi abbandonarli dopo tre mesi dalla nascita e dover tornare a lavoro! Io mi domando come sia possibile!".
Altre invece sostengono: "Mah. Dare sempre la colpa al lavoro sembra riduttivo. Fare un figlio comporta sacrificio e tanta pazienza. Certo se poi uno vuole un figlio, le vacanze, la babysitter e anche un attico a city life, servono tanti soldi sì. Se si desiderano figli, si possono fare. Molte donne aspettano per diversi motivi, ma questo riduce anche la possibilità di averne". Dunque, la questione è che c'è chi sostiene che lavorare e contemporaneamente accudire un bambino non sia per niente facile, chi invece ritiene che non c'è tanto da preoccuparsi perché alla fine l'aiuto si trova. Sono pareri alquanto discordanti ma c'è da dire che, nonostante siano state molteplici le sollecitazioni da parte delle donne, lo Stato non ha messo in campo strategie adeguate per tutelare concretamente la maternità. Adesso, più di prima, molte hanno difficoltà a portare avanti una gravidanza, anche se il calo demografico non è unicamente legato a cause economiche.
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