Sara Khademolsharieh: il trofeo più bello per lei sarebbe la libertà
Sara Khademolsharieh è una ragazza di 25 anni, nonché campionessa di scacchi dell' Iran Chess Team. Sara, durante lo svolgimento dei mondiali del gioco degli scacchi che si stanno tenendo ad Almaty, in Kazakistan, ha deciso di competere al titolo mondiale senza indossare l'hijab ossia il velo obbligatorio per le donne Iraniane come sancito dal codice di abbigliamento islamico iraniano.
La foto che la ritrae giocare senza il velo ha fatto il giro del mondo diventando inevitabilmente un fenomeno mediatico. Non si tratta, però, della prima volta che la giovane protesta; difatti Sara due anni fa si rifiutò di indossare il velo sfidando il regime iraniano e, già in quell'occasione, subì molte minacce.
Sara è sicuramente una ragazza da ammirare e tutti dovremmo avere almeno un pizzico del suo coraggio, ma è pur vero che quella di Sara non è l'unica protesta che giunge dal mondo dello sport; è giusto anche citare Elnaz Rekabi, che non ha indossato il velo durante la competizione di arrampicata su roccia, ed i calciatori della nazionale iraniana che durante i mondiali in Qatar si sono rifiutati di cantare l'inno nazionale.
Le proteste che hanno coinvolto persino il mondo dello sport, del cinema e della musica sono nate alla morte di Masha Amini avvenuta in seguito alle percosse ricevute dalla polizia morale per non aver indossato in modo corretto l' hijab, infatti il velo non le copriva tutti i capelli. Dall'inizio di questa rivolta sono stati uccisi 500 manifestanti tra cui 70 minori, ma le proteste in Iran continuano. Il governo iraniano non mostra segni di cedimento ed anzi il presidente Ebrahim Raisi ha dichiarato: "Non avremo nessuna pietà del nemico". Il nemico di cui parla Raisi sono proprio i manifestanti che ormai da tre mesi affollano le strade del paese lottando per la loro libertà anche a costo di mettere a repentaglio la carriera ed addirittura la propria vita.
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