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Russia: muore all'età di 47 anni Aleksej Naval'nyj

Aggiornamento: 1 mar



Oggi, 16 febbraio, è morto, all'età di 47 anni, Aleksej Naval'nyj, un attivista e politico russo, conosciuto in patria come principale oppositore del governo di Vladimir Putin. Le autorità russe affermano che la causa della morte è stata un malore subito dopo essere tornato in cella dopo una passeggiata. I suoi sostenitori, però, smentiscono il referto delle autorità..

Naval'nyj: l'attivista antiputiniano

Nato a Butyn', una piccola cittadina dell'Oblast di Mosca, il 4 giugno 1976, si laurea in legge nel 1998 e due anni dopo comincia la sua carriera politica iscrivendosi al partito Jabloko, dal quale viene espulso nel 2007. Tra il 2008 e il 2012 è consigliere del governatore dell'Oblast di Kirov, unico incarico amministrativo del suo percorso politico. In questi anni viene accusato di xenofobia e di razzismo a causa di alcuni video a stampo neonazista e nel 2012 Naval'nyj guida una manifestazione contro il neo eletto presidente Valdimir Putin: da qui comincia la sua forte opposizione contro l'attuale leader russo.

Nel 2016 si candida alle elezioni presidenziali russe, candidatura che poi verrà rifiutata dalla Commissione Centrale Elettorale, per le sue accuse a lui mosse negli anni precedenti. Un anno dopo, alcuni individui ancora oggi ignoti, attentano alla sua vita lanciandogli dell'acido negli occhi per cui perderà l'80% della vista dell'occhio destro e i suoi sostenitori ancora oggi affermano che il governo abbia architettato il tutto. Nel 2018 fonda il Partito "Russia del Futuro", di cui sarà leader fino al 2021. Altri segnali dall'allarme arriveranno nel 2020 quando, durante un volo diretto a Mosca, accusa un malore: verrà poi confermata

l'ipotesi dell'avvelenamento ad opera del governo russo. Ricoverato d'urgenza in una clinica di Berlino e, tornato in Russia, viene arrestato e processato. Il 25 dicembre 2023 i suoi collaboratori confermano che Naval'nyj viene trasferito in una prigione in condizione di pieno isolamento. Nonostante il lungo viaggio, l'attivista sembrava stare bene, come confermato dall'avvocato. Si dice che l'ora d'aria gli era consentita soltanto alle 6 e 30 del mattino e che faceva le sue passeggiate in un cortile di undici piedi per tre.

In queste ore sono arrivati diversi messaggi di cordoglio da tutto il mondo politico per l'unico uomo che rappresentava i ribelli al governo Putiniano.

"Se mi uccideranno, non vi arrendete"

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