Odisseo scende negli Inferi
di Viola Greco, Alice Iannone e Matteo Viperini
Odisseo, il celebre eroe dell'Odissea, dopo essere stato prigioniero della maga Circe per ben un anno, intraprese un'altra delle sue avventure. Infatti, il re di Itaca rievocò il regno dei morti. L'eroe, quindi, giunse ai confini dell'Oceano profondo, più precisamente nel paese dei Cimmeri e si diresse verso l'ingresso dell'Ade. Quando arrivò nel luogo stabilito dalla maga, Odisseo iniziò a rievocare il regno tramite un rito che prevedeva lo scavo di una fossa, che sarebbe poi stata riempita con vino, miele ed acqua ed infine, cosparsa di farina. Dopodiché, sgozzò vicino alla fossa le vittime da offrire agli dei per far sì che le anime dei morti risalissero verso di lui. Infatti, dalle fonti, sappiamo che non è stato l'eroe a scendere giù negli Inferi, bensì le anime a tornare sulla terra dei vivi.
Si dice che l'abile re abbia sentito delle grida provenienti dall'oltretomba che appartenevano ai morti, che si avvicinavano sempre di più ad Odisseo il quale, però, le teneva lontane proprio come gli era stato detto di fare. Tre le anime che incontrò. La prima che si presentò davanti a lui fu quella dell'indovino Tiresia, il quale rassicurò l'eroe del suo ritorno in patria e gli disse anche che sarebbe morto in mare, luogo dove ha vissuto gran parte delle sue avventure.
Dopo, gli apparve sua madre, Anticlea. Il re di Itaca provò subito ad abbracciare l'amata madre, ma non ci riuscì perché ogni volta che provava a toccarla, questa volava via: era solo un'anima. Si sa che Odisseo scoppiò in un pianto straziante e rivolse alla madre delle parole toccanti, chiedendole il motivo per cui non riuscisse ad abbracciarla. Allora Anticlea rispose che era questo il destino degli uomini dopo la morte: "i nervi non reggono più le ossa e la carne ma la forza gagliarda del fuoco fiammante li annienta, dopo che lotta bianchi ha lasciato la vita; e l’anima come un sogno fuggendone, vaga volando".
A quel punto svanì anche la sua amata madre, e giunse agli occhi di Odisseo l'ultima tra le anime che avrebbe incontrato: Agamennone. Attorno all'Atride, gli si stringevano intorno altre anime morte con quest'ultimo. Il valoroso guerriero che guidò l'esercito Acheo, riconobbe subito Odisseo che, a quel punto, scoppiò nuovamente in lacrime. Agamennone aveva il gran desiderio di abbracciare il re di Itaca e quest'ultimo pensò che l'Atride non aveva più la forza e il coraggio che aveva una volta. Odisseo non esitò a chiedere qual è stata la causa della morte del figlio di Atreo. Lui gli rispose che fu Egisto ad ucciderlo, lo stesso che aveva sedotto la sua sposa, Clitennestra: i due organizzarono insieme l'omicidio del re di Micene.
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