Martina Scialdone e la sua triste storia
Litigano furiosamente durante una cena, ma la lite degenera. Ennesimo femminicidio in Italia
Martina Scialdone era una 35enne. E' stata uccisa a Roma da un colpo di pistola al petto dal suo ex, Bonaiuti Costantino, la sera di venerdì 13 gennaio. Nel 2023 contiamo già due femminicidi dopo quello di Giulia Donato, ma è il primo nella capitale. Bonaiuti era un funzionario Enav, esperto di meteo e dei sistemi di controllo del traffico aereo. Viveva con l'ex moglie a Colle Salario. Da quattro anni deteneva armi da fuoco per uso sportivo. Martina era un'avvocatessa che lavorava nello studio legale Consulup in via Panama, ai Parioli.
I due erano andati a cenare in un ristorante che si trova all’angolo tra via Amelia e via Gubbio. E' proprio lì, stando alle testimonianze, che i due avrebbero iniziato a discutere. Successivamente la donna era andata a nascondersi in bagno, ma sarebbe stata invitata ad uscire dal locale. Alcune fonti affermano che la discussione si era animata a tal punto da infastidire gli altri clienti e, quindi, i proprietari avrebbero chiesto loro di allontanarsi anche se, su Instagram, affermano il contrario. «Lei ha detto che era tutto ok ed è uscita per andare via: non abbiamo cacciato nessuno».
Entrambi sono usciti dirigendosi verso la macchina. La discussione è continuata fino a quando l'uomo non ha sparato a poche centinaia di metri dal ristorante Brado in zona Tuscolano. Il primo ad intervenire è stato un senzatetto 47enne che ha dichiarato: «Quell’uomo le ha sparato davanti a me, ho visto lei accasciarsi e lui scappare. Mi sono detto: 'O corro dietro a lui o aiuto lei'. Ho aiutato lei, l’ho presa, l’ho portata verso il locale ma non è servito a nulla" - ha riferito al giornalista del Corriere della Sera.
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