Margherita Cassano, la prima donna presidente della Corte di Cassazione
Nata nel 1955 a Firenze, Margherita Cassano è figlia del magistrato Pietro Cassano, conosciuto per i processi durante gli anni di piombo e per aver condannato Renato Curcio, uno dei fondatori delle Brigate rosse. Dopo il periodo trascorso come membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Margherita ha cominciato la sua carriera nel 1980 nella Procura del suo paese, dove inizialmente si occupava di tossicodipendenza e traffico di droga. Nel 2003 ha guidato la prima sezione penale in Cassazione nelle vesti di giudice, è tornata poi a Firenze come presidente della corte d'appello e infine dal 2020 ha ricoperto di nuovo in Cassazione il ruolo di presidente aggiunto. La magistrata è stata proposta dal giudice togato indipendente Andrea Mirenda ed è stata eletta alla Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura, anche noto come (CSM). Quella di primo presidente della corte di Cassazione è la carica di giudice di più alto grado del paese. Cassano concorreva contro Giorgio Fidelbo, già presidente di sezione della Cassazione. Il suo incarico verrà confermato il 1 marzo con il voto del plenum del Csm alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dal 5 marzo la carica di primo presidente della Corte di Cassazione, per la prima volta in Italia, sarà ricoperta da una donna. Ci sono voluti 60 anni per permettere che una donna potesse vestire la toga in un ruolo così importante, infatti le venivano escluse e considerate "non in grado di giudicare".
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