La storia del Mondiale per Club: la monotonia fatta torneo
Aggiornamento: 21 feb 2023
Da qualche giorno, si è conclusa la diciannovesima edizione del Mondiale per Club, un torneo annuale organizzato dalla FIFA, dove si affrontano le vincitrici dei tornei per club delle confederazioni affiliate a essa, ossia la UEFA (per l'Europa), la CONMEBOL (per il Sudamerica), la CONCACAF (per il Nord America), la AFC (per l'Asia), la CAF (per l'Africa) e la OFC (per l'Oceania). In questi anni, però, la competizione sembra ormai diventata noiosa e non più appetibile per i tifosi di tutto il mondo, data la grande superiorità delle squadre europee rispetto alle compagini delle altre federazioni. Inoltre, una formula cervellotica rende l'organizzazione della kermesse quasi dimenticata dagli appassionati di tutto il mondo. Vediamo la storia della competizione e di come si è evoluta nel tempo.
L'dea del Mondiale per Club nasce, in realtà, nei primi anni del Novecento, ma la prima edizione dell'attuale format risale al 2000. Come affermato dalla FIFA stessa, esso è il diretto successore della Coppa Intercontinentale, che vedeva affrontarsi, in finale secca, le vinicitrici di Champions League e Coppa Libertadores (il torneo calcistico per club sudamericani), in una sede scelta dalla FIFA prima della finale. Dall'edizione del 2005, viene adottata la formula ad eliminazione diretta.
Nel 2019, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, comunica che il numero delle compagini partecipanti al Mondiale per Club sarà aumentato a 24 squadre, causa soppressione della Confederations Cup. L'edizione inaugurale del nuovo Mondiale per Club doveva essere quella del 2021, poi rinviata, a data da destinarsi, a causa dell'emergenza COVID. Nel 2022 la competizione viene nuovamente allargata da 24 a 32 squadre e viene ufficializzato che la prima edizione con il nuovo format si svolgerà nel 2025, con cadenza quadriennale.
Il club ad aver vinto più edizioni è il Real Madrid, con ben 5 vittorie, seguito dal Barcellona, con 3 rassegne iridate.
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