La Russia torna sulla luna dopo 47 anni con la sonda Luna-25
La Russia ha ripreso il suo programma di esplorazione lunare dopo quasi mezzo secolo di assenza. L'11 agosto 2023, alle ore 01:10 italiane, è decollato da Vostochny il razzo Soyuz, trasportando la sonda Luna-25, la prima missione lunare russa dal 1976. L'obiettivo della missione è di studiare il polo sud della Luna, uno spazio ancora poco conosciuto e potenzialmente ricco di risorse, tra cui l'acqua. L'acqua sulla Luna è una risorsa preziosa per diversi motivi: innanzitutto, può essere usata per produrre ossigeno e idrogeno, due elementi essenziali per la vita e il propellente dei razzi. Inoltre, può essere utilizzata per coltivare piante e allevare animali, creando così delle basi per un insediamento umano permanente sul satellite. Infine, può essere sfruttata per scopi scientifici, come la ricerca sulla formazione e l'evoluzione della Luna e del sistema solare.
La presenza di acqua sulla Luna è stata confermata da diverse missioni spaziali negli ultimi anni: la sonda indiana Chandrayaan-1 ha rilevato tracce d'acqua sulla superficie lunare nel 2009, la sonda americana LCROSS ha scoperto ghiaccio d'acqua in un cratere vicino al polo sud lunare nel 2010 e, infine, la sonda cinese Chang'e-4 ha trovato segni di acqua nel suolo del lato nascosto della Luna nel 2019. Tuttavia, la quantità e la distribuzione dell'acqua sulla Luna sono ancora incerte. Si ritiene che il polo sud lunare sia una delle zone più ricche di acqua, in quanto ospita numerosi crateri permanentemente in ombra, dove il ghiaccio d'acqua può essere conservato a temperature molto basse.
Ma quanto ghiaccio c'è esattamente? E come varia da un cratere all'altro? E quali sono le sue caratteristiche chimiche e fisiche? Queste sono alcune delle domande a cui la missione Luna-25 cercherà di rispondere. La sonda, che pesa circa 2 tonnellate, è dotata di vari strumenti scientifici, tra cui una telecamera, un radar, uno spettrometro e un analizzatore termico. Il suo compito principale sarà quello di atterrare in una zona pianeggiante vicino al cratere Boguslawsky, situato a circa 70 gradi di latitudine sud. Una volta atterrata, la sonda utilizzerà un braccio robotico con una paletta per prelevare campioni di suolo lunare e analizzarli a bordo. Inoltre, misurerà la temperatura, la pressione e il campo magnetico della regione lunare. La missione Luna-25 è prevista per durare un anno terrestre, durante il quale la sonda comunicherà con la Terra tramite una stazione orbitale chiamata Luna-Resurs-Orbiter. Questa stazione sarà lanciata nel 2027 come parte della missione Luna-26, che avrà anche lo scopo di mappare il polo sud lunare con un radar ad alta risoluzione. La missione successiva sarà Luna-27, prevista per il 2028, che invierà un rover per esplorare il cratere Amundsen, dove si presume ci sia una grande quantità di ghiaccio d'acqua.
Infine, la missione Luna-28, prevista per il 2030, avrà il compito di riportare sulla Terra campioni di suolo lunare dal polo sud. Con queste missioni, la Russia intende riaffermare il suo ruolo di protagonista nella corsa allo spazio e nella conquista della Luna. Il suo obiettivo finale è di creare una base lunare permanente, dove poter condurre ricerche scientifiche e sfruttare le risorse del satellite. Ma non solo: con la missione Luna-25, la Russia vuole dimostrare di essere così potente da poter sostenere una missione spaziale mentre è coinvolta in una guerra con l'Ucraina che, ad oggi, non è ancora terminata.
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