La mafia 31 anni dopo la morte di Giovanni Falcone
Aggiornamento: 5 mag
Oggi Giovanni Salvatore Augusto Falcone, palermitano, avrebbe compiuto 81 anni se solo non fosse stato ucciso durante la strage di Capaci, 5 giorni dopo il suo cinquantatreesimo compleanno. Questa figura così importante è spesso associata a quella di Paolo Borsellino, suo caro amico dell'università. Lo scopo di questo articolo infatti è quello di delineare la loro importante storia, vite disseminate di pericoli in quanto più volte si sono incrociate e scontrate con gli affari della mafia.
FALCONE E BORSELLINO: partner nella lotta alla Mafia
Falcone frequentò il liceo classico al Convitto Nazionale di Palermo. In seguito alla laurea in giurisprudenza, nel 1964, entrò a far parte della magistratura italiana e l'anno seguente sposò Rita Bonnici, maestra elementare. A soli 26 anni divenne pretore e cominciò ad abbracciare gli ideali comunisti che, secondo lui, rendevano egualitaria una società che non lo era per niente. La sua vera "carriera" con Paolo Borsellino iniziò quando i due si occuparono di numerosi casi, tra cui quello di Rosario Spatola, sotto la guida di Rocco Chinnici il quale venne tragicamente ucciso. Dopo la sua morte, infatti, venne istituita un'associazione anti-mafia da un giovane magistrato italiano, Antonino Caponnetto, la quale includeva i due protagonisti di questo articolo insieme a Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta. Le indagini riuscirono ad individuare un colpevole: l'organizzazione criminale "Cosa Nostra". In questo stesso periodo, Falcone si risposa con il magistrato Francesca Morvillo (Unica carica italiana importante assassinata). Tra1990 e il1992, viene attaccato più volte e in particolare viene ricordato l'intervento di Leoluca Orlando nella trasmissione di Rai 3 “Samarcanda” (video in alto a destra).
La strage di Capaci
Il 23 maggio 1992 alle 17 e 56, a Capaci, cinquecento chili di tritolo causano la morte del giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
Quest'anno la fondazione "Falcone" ricorderà le vittime di quel giorno e di tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle Mafie attraverso un corteo che si terrà proprio all'ora dell'assassinio. L'organizzazione ha poi dedicato questo 23 maggio a tutte le persone uccise e, in particolare, alla bambina Nadia Nencioni (decetuta con tutta la sua famiglia). Per questo motivo il titolo di questo anniversario è "il tramonto si avvicina" , tratto dalla poesia che la bambina scrisse in ospedale prima di morire.
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