Jannik Sinner vince gli Australian Open
Jannik Sinner a soli 22 anni è il terzo tennista italiano, dopo Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, a vincere uno slam, il primo ad aggiudicarsi gli Australian Open.
Il tennista nato in un piccolo comune della provincia autonoma di Bolzano è riuscito a conquistare gli Australian open dopo aver affrontato un cammino davvero estenuante. Infatti, ha affrontato tennisti di livello altissimo come Andrej Rublev, Novak Djokovic e Danil Medvedev. La semifinale contro l'attuale tennista più forte del mondo, Novak Djokovic, è stata molto complicata per il serbo, poiché ha dichiarato di aver disputato una delle peggiori partite della sua carriera.
Sinner, dopo aver battuto il serbo, ha sfidato il russo Danil Medvedev, che ha mostrato sicurezza e sangue freddo all'inizio del match andando in vantaggio per due set a zero. Qui le cose per l'italiano si sono complicate e non poco, poiché ha dovuto mettere in atto la regola del "o tutto o niente". Dopo aver visto, nei primi due set, un Sinner macchinoso, stanco e non reattivo contro un Medvedev capace di prevedere le mosse dell'avversario, al terzo set il tennista italiano ha riaccorciato con un meritato 2-1 le distanze mostrando a tutto il mondo che non era ancora finita, anzi era appena cominciata. Durante il terzo set, infatti, erano tutti con il fiato sospeso per vedere se dal pensiero di una sconfitta ormai vicinissima potesse nascere una speranza concreta per provare a ribaltare le aspettative negative che avevano preso inesorabilmente il sopravvento.
Dopo aver giocato e vinto un quarto set molto combattuto l'italiano ha messo tutto in discussione nell'ultimo e decisivo set. Dopo continui scambi tra Medvedev e Sinner alla fine l'ha spuntata l'italiano che, dopo l'ultimo ottenuto, si è lasciato andare cadendo, godendosi i cori da parte di tutto lo stadio di Melbourne.
Dopo aver avuto la coppa tra le mani ha ringraziato tutto il suo staff ed augurato al suo avversario un anno pieno di trionfi. Inoltre ha espresso riconoscenza verso la propria famiglia che gli ha sempre dato la possibilità di scegliere, anche quando era più giovane, augurando, quindi, a tutti i bambini di avere la stessa libertà di scelta che gli hanno dato i suoi genitori.
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