Il viaggio di Odisseo nell'oltretomba
Aggiornamento: 17 ago 2023
di Antonio Aiello ed Ermelinda Madonna
Odisseo, durante il suo lungo peregrinare, raggiunse il regno dei morti presso i Confini dell’Oceano profondo, dove, secondo la topografia omerica vivono i Cimmerii. Lui, grazie all’aiuto della maga Circe, riuscì ad evocare i morti. Lo scopo del viaggio era proprio quello di capire il proprio destino, e la prima anima che invocherà sarà quella dell’indovino Tiresia.
Ma Odisseo per evocare le anime dovrà effettuare dei sacrifici. Il primo è quello di una vacca sterile la quale, appunto, perderà la vita sgozzata proprio dall'eroe Acheo, nella sua casa ad Itaca.
Dopo, improvvisamente, dall’Erebo (l’oscurità, quindi il regno dei morti) ricomparvero tutte le anime che persero la vita. Odisseo inizialmente invocò l’indovino Tiresia il quale lo rassicurò, dicendogli che farà ritorno nella sua amatissima isola, Itaca. Successivamente chiamò sua madre, Anticlea. Più volte cercò un suo abbraccio, ma quest’ultima continuava ad allontanarsi, perciò il figlio le chiese il perché. Lei spiegò che il suo corpo ormai non esisteva più, poiché è questa la sorte dei morti. Dopo il nostalgico incontro con sua madre, vide l’anima di Agamennone, il quale riconobbe subito Odisseo. Alla vista del caro amico scoppiò in lacrime e subito provò ad abbracciarlo, e lui, a sua volta, inizio a piangere. Odisseo pensava che Agamennone fosse morto probabilmente in una tempesta, causata da Poseidone, oppure ucciso mentre provava a portare giustizia. Quindi, Agamennone rivelò che non era stato niente di tutto ciò. La verità era ben altra: ad ucciderlo fu Egisto, ovvero l’amante di sua moglie Climnestra.
Difatti Agamennone, dopo questo accaduto, racconta ad Odisseo la sua triste sorte e di quanto le donne abbiano rovinato la sua vita.
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