Il più grande sciopero degli attori di Hollywood
Era dal 1960 che sceneggiatori e attori non scioperavano insieme a Hollywood; hanno iniziato prima gli sceneggiatori a maggio e poi dal 13 luglio anche gli attori si sono uniti alla protesta. Lo sciopero è scoppiato a causa della rottura dell'accordo tra il sindacato degli attori americani Sag-Aftra e l'AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers) che rappresenta studios e produttori; a guidare lo sciopero è stata Fran Drescher, leader della Sag-Aftra ma anche protagonista della serie degli anni '90 "La Tata".<<Noi siamo le vittime di un'entita molto avida>> ha affermato la Drescher sottolineando il fatto che questa protesta sta avendo pesanti perdite economiche. L'accordo tra gli studios e il sindacato era stato firmato nel luglio 2020 ed è scaduto il 30 giugno 2023. Attori e sceneggiatori chiedono ai servizi streaming un aumento dei diritti residuali, cioè chiedono di essere pagati quando una serie tv o un film viene messo su queste piattaforme streaming come Netflix, Amazon Prime o Disney Plus. Oggi lo streaming ha danneggiato i compensi facendoli ridurre di molto. Il sindacato chiede che i diritti residuali vengano calcolati per una parte sui dati di ascolto di queste piattaforme, ma gli studios non vogliono condividere questi dati.
Il sindacato Sag-Aftra ha circa 160mila membri: attori e attrici, ma anche presentatori radiofonici, modelli, influencer e youtuber. Nei giorni scorsi sono scesi a protestare in strada circa 65mila persone. Tra gli attori di "serie A" di Hollywood hanno aderito allo sciopero: Jennifer Lawrence, Olivia Wilde, George Clooney, Margot Robbie, Joaquin Phoenix, Jamie Lee Curtis, Ewan McGregor, Meryl Streep, Charlize Theron e tutto il cast di Oppenheimer.
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