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  • Beatrice Nasta

il 25 novembre: una giornata che non deve passare inosservata

di Mecca Ludovica e Nasta Beatrice Maria

Il 25 novembre è una data che non deve passare inosservata, si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Per ricordare vittime come Giulia Cecchettin. Al Liceo Classico-Scientifico "F. De Sanctis" si sono svolte molte attività.

Tutte le classi hanno deciso di appendere sulle porte delle classi dei cartelloni contro la violenza sulle donne contenenti frasi o anche disegni.


Dopo aver svolto lezione regolarmente si è visto il video dell'intervista della sorella della donna di cui parleremo in questo articolo.

Successivamente si è svolto un dibattito riguardo l'argomento. In memoria di Giulia e di tutte le donne che quest'anno sono state vittime di femminicidio sono stati realizzati 6 cartelloni che formassero il nome "Giulia" con all'interno tutte le foto delle 106 vittime.


GIULIA CECCHETTIN

Giulia Cecchettin è stata una studentessa italiana che ha frequentato l'università di Padova al dipartimento di ingegneria della classe 2001. Dopo vari giorni in cui era scomparsa il corpo della ragazza, avvolto in dei sacchi neri, è stato ritrovato la mattina del 18 novembre dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone. L'ultima persone con cui ha interagito Giulia è stato il suo ex fidanzato, Filippo Turetta, poi rivelatosi proprio il suo omicida. La coppia si era lasciata per la sua ossessione e possessione nei confronti di Giulia, i motivi che hanno spinto Turetta a commettere questo omicidio.

Come lei stessa ammetteva, dopo la rottura il 22enne continuava a mandarle messaggi in cui minacciava di togliersi la vita se lei non gli avesse dato una seconda opportunità. Inoltre lui era geloso del fatto che lei si stesse laureando prima di lui. Così, con la scusa di incontrarsi per parlare, dopo una lite e senza pensarci due volte, le ha inferto 26 coltellate. Dopo di che ha avvolto il corpo in alcuni sacchi neri, gettato il cadavere di sua spontanea volontà nel canale tra il Lago di Barcis e Piancavallo e ha intrapreso la sua fuga arrivando in Germania, luogo in cui è stato arrestato.

Giulia, su decisione dello Stato, ha ricevuto lo stesso la sua laurea e affianco al dipartimento in cui svolgeva le sue lezioni è stata costruita in sua memoria una panchina rossa. Lei è la 105esima donna ad essere vittima di femminicidio nel 2023, perciò le donne dicono "basta", tra cui anche sua sorella Elena Cecchettin:

"se domani non torno a casa, distruggete tutto".


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