Gelosia o possessione? Due facce della stessa medaglia
Aggiornamento: 29 nov 2022
di Federica D'Alessio e Marialuisa Di Giovanni
«Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. È una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate». Ebbene sì, nel mondo ci sono tantissime donne che subiscono atti di violenza, uno dei paesi con il più grande numero di femminicidi è proprio l'Italia. Secondo i dati Istat, quasi 7 milioni sono le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Uno dei femminicidi più recenti e "vicini" a noi è quello di Anna Borsa, una trentenne che è stata uccisa da quello che era il suo ex compagno. Quest'ultimo, non accettando la fine della loro relazione, ha deciso di porre fine alla vita della ragazza ed il primo marzo 2022, armato di una Walther Ppk calibro 7.65, si è presentato sul suo posto di lavoro, un salone di parrucchiere, in via Tevere di Pontecagnano Faiano, provincia di Salerno. Alfredo Erra, precisamente 24 ore prima di commettere l'omicidio, aveva pubblicato su Instagram un suo ritratto con la ex compagna e con la frase: "Iniziare un nuovo cammino ci spaventa ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso restare fermi!!!".
Come raccontato dai suoi familiari, la ragazza aveva già subito nei mesi precedenti maltrattamenti da parte di Erra. Tutti, tra cui la proprietaria del negozio, le dicevano di denunciare. Forse per paura, ma anche per l'amore che provava per quest'uomo, la vittima non aveva presentato alcuna denuncia. Erra, arrivato nel bagno del negozio, d'un tratto ha estratto la sua pistola e ha sparato uccidendo la ragazza. Non contento, ha colpito anche quello che era l'attuale fidanzato di Anna, Alessandro Caccavale, di 38 anni, mandandolo in ospedale in gravi condizioni. Erra ha provato anche a scappare e a suicidarsi con un colpo di pistola, non riuscendo però nel suo intento e causando un leggero danno a sé stesso. E' stato rintracciato a San Mango, portato nel carcere di Fuorni per poi essere trasferito nel carcere di Avellino.
Il funerale di Anna è stato svolto presso la chiesa Maria Santissima del Rosario di Pompei.
<<Tutte le volte che una persona giovane ci lascia prematuramente ciò è fonte di immenso dolore, ma lo è ancora di più quando questa persona, irragionevolmente e sconsideratamente, professava un presunto sentimento d'amore. Ma l'amore, certamente, è realtà totalmente diversa da questo: è fatto di rispetto per la libertà e la vita dell'altro, non di pretesa, di violenza, di morte>> ha detto il vescovo presente al funerale di Anna.
Anche Lanzara, sindaco di Pontecagnano Faiano, ha deciso non solo partecipare al funerale della povera ragazza, ma di intitolare il nuovo centro antiviolenza della cittadina campana ad Anna Borsa.
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