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  • Immagine del redattoreFrancesca De Simone

“Dobbiamo trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento”


Come tutti sappiamo, da alcuni giorni è morta la giovane ragazza Giulia Cecchettin, la quale ha fatto alzare la voce a molte persone per lottare contro i femminicidi, in quanto lei è stata la 104esima vittima solo in questo anno. La ragazza è stata uccisa per mano del suo ex fidanzato, in quanto, da come raccontano le amiche e i familiari, loro due si erano lasciati su decisione di Giulia, ma il ragazzo, molto determinato, voleva continuare a vederla, quindi erano rimasti amici. Quest' amicizia, però, non era vista molto bene da nessuno dei loro conoscenti, in quanto abbiamo degli audio di Giulia Cecchettin dove dice svariate cose che le diceva il suo ormai ex fidanzato e queste cose si riconducono alla violenza psicologica. Il giorno 11 novembre la ragazza è scomparsa e casualmente proprio quel giorno i due si erano dati appuntamento intorno alle 18:00 per cenare insieme. Durante quel periodo di tempo Giulia contonuava a messaggiare con la sorella e l’ultimo messaggio risale alle 22:43. Poco più tardi un vicino ha sentito due ragazzi litigare in un parcheggio vicino casa di Giulia, il signore ha chiamato le forze dell’ordine invitandoli a supervisionare la situazione, ma loro hanno avuto una risposta passiva. Dopo vari appelli sui social mandati dai vari conoscenti, il corpo di Giulia, senza vita, è stato ritrovato sette giorni dopo, cioè il 18 novembre.

Martedì 5 dicembre, si sono svolti i funerali per Giulia Cecchettin e proprio per questa occasione, il padre di Giulia ha deciso di scrivere una lettera per lanciare un messaggio. In questo testo il padre ringrazia tutte le persone che sono state accanto alla loro famiglia in questo momento così difficile, svolge un appello dicendo che tutto parte dalla famiglia, ci deve essere un buon clima e i ragazzi devono essere ben educati, in particolar modo il padre afferma: “Mi riferisco in particolare agli uomini, perché noi per primi dobbiamo dimostrare di essere genti di cambiamento contro la violenza di genere”.

Il padre ricordare anche che bisogna sempre parlare, in qualsiasi caso in cui ci troviamo davanti ad un episodio di violenza. Bisogna rispettare le persone, perché tutti hanno dei diritti. Le scuole hanno il ruolo più importante, in quanto devono essere la base per l’educazione dei ragazzi. “La violenza di genera iniza nelle famiglie e continua nelle aule scolasctiche” è così che il padre esprime ciò che pensa sulla violenza di genere tra i più giovani. Questo ricorda anche i social network, i quali oggi sono una delle principali forme di violenza.

Il padre, inoltre, parla della sua piccola Giulia, dice come lei sia stata una ragazza stupenda, la quale gli è stata sottratta e ora la immagina insieme alla moglie e che insieme possano dare forza alla famiglia rimasta ancora sulla terra. “Dobbiamo trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento” queste sono parole che il padre dice e che colpiscono nel profondo, fanno capire perfettamente quanto tutti dobbiamo dare una mano per migliorare questo pianeta, per renderlo un posto migliore dove vivere, dove non si deve avere paura nell’uscire di casa da sola, oppure nell’esprimere la propria opinione, oppure nel parlare di vicende personali che sembrano strane. Impariamo dalla storia di Giulia a non commettere gli stessi errori.

 

 

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