Ci ha lasciati un simbolo del calcio italiano, Carlo Mazzone
Lo scorso 19 agosto è venuto a mancare nella sua abitazione in località Monteverde ad Ascoli Piceno all'età di 86 anni Carlo mazzone. Romano DOC era soprannominato Sor Carletto oppure Sor Magara proprio per il suo forte accento romanesco. Da sempre Carletto ha avuto la passione per il calcio di cui poi ha fatto una professione che è durata tutta la vita poiché ha allenato per ben 38 anni collezionando 1278 panchine ufficiali, record nella storia del calcio italiano!
Cresciuto nelle giovanili della Roma, esordì a soli 19 anni con il Latina per poi tornare nuovamente alla Roma ed infine chiudere la sua carriera da giocatore nel 1969, a 32 anni, nel De Duca Ascoli dove ha collezionato ben 219 presenze, quasi tutte da capitano, coronate da 11 reti. Proprio dal De Duca Ascoli è partita la sua carriera da allenatore dapprima nelle giovanili sino poi a giungere alla squadra principale della città. La vera gavetta di Mazzone è stata proprio la carriera da allenatore dato che con il tempo è stato ingaggiato da squadre di un certo spessore: la Fiorentina dove vinse la coppa di lega italo-inglese, Bologna, Lecce che riuscì a riportare in serie A , Cagliari, Napoli dove però diede le dimissioni dopo sole quattro giornate e persino la Roma, la sua patria e fu proprio Carlo a lanciare in campo Francesco Totti, destinato a diventare una bandiera della squadra della capitale; ma è con il Brescia che arrivarono i maggiori successi: quattro salvezze consecutive ed una qualificazione sfiorata in coppa UEFA nel 2001.
Indimenticabile è l'episodio che lo ha reso protagonista durante la partita tra Brescia ed Atalanta: il Brescia era in svantaggio per 3-1 e l'allenatore era continuamente preso di mira dai tifosi bergamaschi fino a quando Roberto Baggio siglò il 3-2 e Alessandro Rinali, giocatore dell'Atlanta, commise un errore e fece autogol portando la partita sul 3-3. Come liberazione il nostro Carlo Mazzone corse sotto la curva dell'atalanta per ribellarsi agli insulti subiti ricevendo però in compenso una squalifica dall'arbitro Pierluigi Collina. Durante la prima giornata della stagione calcistica serie A 2023/2024 prima di ogni partita è stato osservato un minuto di silenzio in onore di Sor Carletto. Anche se Carlo fisicamente non c'è più rimarrà sempre vivo nel ricordo di quanti ha aiutato a crescere calcisticamente come il campione Roberto Baggio che a proposito della morte del suo ex mister dichiara:
"Sono certo che l'amore delle tante persone che ti hanno voluto bene ti accompagnerà per sempre. Perla rara in un mondo che avrebbe bisogno del tuo esempio sempre coerente e sinceramente autentico. E' stato bellissimo incontrarti carissimo mister, auguro al tuo viaggio eterno il meritato riposo nella luce più bella".
Ma anche dei club a cui ha portato immensi successi e difatti numerosi sono stati i messaggi di cordoglio come quello del Bologna: "Per tre volte è stato sulla nostra panchina. Con lui abbiamo vissuto il gusto genuino del calcio: è stato un grande professionista, ma sapeva parlare a tutti come uno di famiglia. Carlo Mazzone ha onorato i nostri colori. Ci mancherai, Mister" oppure "Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso" è il messaggio significativo apparso sull'account della Roma; sarà inoltre ricordato da quanti lo hanno conosciuto ed hanno apprezzato il suo modo di essere semplicemente Carlo, come un padre per campioni come Guardiola, Materazzi e Pirlo sempre pronto a strappare una risata e ricco di valori che al giorno d'oggi è difficile trovare e ricordiamo sempre che "non muore mai chi vive nel cuore di chi resta poiché chi ha fatto del bene non verrà mai dimenticato"
Commentaires