“Chiunque picchi in testa ai migranti vince le elezioni”
"Sessanta persone che muoiono di fame e di sete in mezzo al mare sono il prezzo delle nostre paure."
Romano Prodi, l'ex premier, dichiara:
“Chiunque picchi in testa ai migranti vince le elezioni”.
Giorgia Meloni, attuale premier, domenica sbarcherà al Cairo per negoziare con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, un accordo sul controllo delle frontiere, come accaduto mesi fa con la Tunisia di Kais Saied. Le partenze dalla Tunisia continuano, ma gli sbarchi sono diminuiti del 70%: infatti, siamo passati dai 19.937 di un anno fa ai 5.968 attuali!
Al contempo, però, sono aumentati i morti, come purtroppo ci ricorda lo scorso naufragio. Il Mediterraneo centrale, essendo la rotta più pericolosa, conta già 275 vittime. Le partenze invece continuano senza sosta, nonostante la Meloni, accompagnata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, scommetta sulla stabilità del regime di al Sisi: la sponda sud del Mediterraneo è un confine incontrollabile. L'Egitto è sotto il peso della crisi economica e della crisi della Striscia di Gaza; il Niger, della nuova giunta golpista, ha cancellato la legge che bloccava il passaggio dei migranti subsahariani. Il numero delle partenze continua a salire e non si fermerà, anzi, con la buona stagione alle porte potrà solo aumentare e chiunque prometta il contrario per vincere le elezioni sta facendo solo propaganda.
Non esiste soluzione: i flussi non sono contenibili a meno che non si instituiscano ingressi legali e non si prevedano corridoi umanitari per i passaggi. Purtroppo, nel tempo, ci sono solo state date false speranze e, ad oggi , la Meloni distoglie l’attenzione dalla luna e mostra il dito, i migranti, il feticcio dei migranti.
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