Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo
Questa è la storia di Carolina, una ragazza di quattordici anni che ha deciso di porre fine alla sua vita. Tutto ha inizio nella notte del 5 gennaio 2013. Durante una serata in discoteca, la quattordicenne perde i sensi a causa dell'alcool e viene violentata da cinque ragazzi che non perdono l'opportunità di ritrarla in fotografie e filmati diffusi successivamente in rete.
Video e foto spingeranno Carolina a decidere di farla finita una volta per tutte lanciandosi dalla finestra della sua camera. Coloro che hanno diffuso i materiali in rete, sono stati chiamati in tribunale, ma sono stati "perdonati" poiché troppo giovani per sapere cosa sarebbe accaduto alla povera vittima. Questo è un chiaro esempio di quanto i social possano essere dannosi se utilizzati per scopi sbagliati. Nonostante l'immenso dolore provato, la famiglia ha iniziato a girare per le scuole e in generale nei luoghi più frequentati dai ragazzi per far conoscere la storia di Carolina e quello che l'ha portata al suicidio. Il suo sacrificio ha portato all'approvazione di una legge sul cyberbullismo. Il padre Paolo Picchio ha, inoltre, aperto una raccolta fondi.
Ma cos'è il cyberbullismo e cosa possiamo fare quando ci ritroviamo in una situazione del genere? Il cyberbullismo è un tipo di bullismo vero e proprio che, però, avviene in rete attraverso i social dove fotografie oppure video vengono diffusi senza consenso. Spesso, però, anche i commenti ad un post riescono a ferire profondamente una persona. Per combattere il cyberbullismo bisogna prima di tutto parlarne con qualcuno di cui ci fidiamo e che possa realmente aiutarci. Può essere anche molto utile ricorrere a veri e propri specialisti in questo campo come psicologi o psicoterapeuti.
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