Bambine avvelenate pur di chiudere le scuole femminili
A Qom, centro per eccellenza di studi sciiti, si è consumato un dramma che ha visto protagoniste centinaia di bambine, intorno ai 10 anni. Si tratta di un avvelenamento avvenuto nelle scuole femminili dell'Iran. Queste azioni sono state intenzionali, come afferma il viceministro della salute Youness Panahi. L'intento era di chiudere le scuole, proprio perché lì avvengono le attività di rivolta contro il governo. Inoltre Panahi afferma che alcuni individui hanno chiesto espressamente la chiusura di tutte le scuole, soprattutto quelle femminili.
Secondo l'Irna, l'Agenzia di stampa della Repubblica Islamica, il 14 febbraio i genitori delle bambine si sono riuniti davanti al governatorato della città per chiedere spiegazioni, ma in tutta risposta Panahi afferma che l'avvelenamento è stato causato da composti chimici, né contagiosi né trasmissibili. Per il momento non è stato registrato nessun arresto. Oltre a Qom purtroppo anche altre città iraniane come Borujerd sono state oggetto di episodi simili.
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