Autogestione 2023: la settimana dello studente
di Viola Greco e Mattia Vicinanza
Nei primi giorni di febbraio al Liceo Francesco De Sanctis si è svolta la settimana dello studente. Ma in cosa consiste questa settimana? Per sei giorni all’interno della scuola non si seguono le regolari lezioni dei docenti, bensì sono proprio gli studenti a tenere dei corsi. Ci sono corsi di tutti i tipi, quelli più formativi ma anche quelli basati più sul divertimento. L’autogestione, inoltre, è anche un modo per poter dimostrare agli insegnanti che noi alunni siamo abbastanza responsabili per autogestirci, appunto. E' anche una settimana per poter conoscere nuove persone e stringere nuovi rapporti. Sicuramente è un’esperienza formativa, ma anche divertente che suscita delle emozioni piacevoli e entusiasmanti negli animi degli studenti.
Erano ben 37 i corsi a cui gli alunni potevano partecipare durante questa settimana, corsi svolti nelle classi, nell'auditorium e nella palestra della scuola. Per seguirli bisognava prenotarsi il giorno prima tramite un link inviato dalle rappresentanti di classe. I corsi che ci sono piaciuti di più questa settimana sono tre. "La logica della paura", un gioco ispiratosi alle escape room, richiedeva di collaborare in squadra per trovare degli oggetti, come per esempio chiavi, per riuscire a uscire da una stanza entro circa un'ora. In "Ice breaking" venivano formate delle coppie con persone sconosciute tra di loro che nell'arco di un'ora dovevano farsi 60 domande, scritte su un foglio, al fine di conoscersi e socializzare. "Try hack me" spiegava come agiscono gli hacker e quali sono i tipi di hacker.
Le regole importanti da seguire durante questa settimana erano due: mantenere la destra quando si salivano le scale e la sinistra quando si scendevano per evitare problemi nei corridoi della scuola, rimanere nelle classi fino alla fine dei corsi.
Questa settimana ci è servita soprattutto per divertirci e per farci scoprire la bellezza del socializzare e del collaborare in gruppo per raggiungere un determinato obbiettivo, ma anche per far scoprire nuovi argomenti e far conoscere nuove esperienze agli studenti.
