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Immagine del redattoreFrancesca De Simone

Afghanistan: no all'università per le donne

In Afghanistan dal 15 agosto 2021 i Talebani sono tornati al potere. Avevano fatto varie promesse, tra le quali c'era quella di non avere nemici, né interni né esterni, e anche quella del diritto delle donne allo studio e alla non imposizione del burqa. Oggi queste promesse non sono state rispettate. A marzo hanno rinviato la riapertura delle scuole sia maschili che femminili, chiuse già da 190 giorni. Dopo questo avvenimento le donne afghane sono scese in piazza a protestare esprimendo il loro dissenso. A novembre, inoltre, le donne sono state cacciate dai parchi, dalle palestre e dagli hammam della capitale, cioè dai luoghi dove si possono fare dei bagni turchi.

Pochi giorni fa Neda Mohammad Nadeem, il ministro dell'istruzione afghana, ha inviato a tutte le università private e non la comunicazione di non far accedere più le donne agli studi universitari. Solo pochi mesi fa alcune donne in Afghanistan avevano sostenuto gli esami d'ammissione all'università dei maggiori centri del paese, anche se già erano presenti delle restrizioni: le facoltà di Ingegneria, Economia, Scienze veterinarie e Agricoltura erano vietate e l'accesso a giornalismo limitato. Già dal 2021, le aule delle università erano divise per genere e a far parte del gruppo dei docenti potevano esserci solo uomini e donne anziane; alcune ragazze per queste problematiche sono state costrette ad abbandonare gli studi. Tante ragazze hanno espresso la loro opinione su quanto accaduto. Ha spiegato una studentessa dell'Università di Kabul BBC: "Hanno distrutto l'unico ponte che poteva collegarmi al mio futuro". Un'altra ragazza sempre della BBC ha commentato: “Hanno paura di noi e del nostro potere e hanno distrutto l’unico ponte che mi metteva in connessione con il futuro”. Alcune donne dell'associazione "Afghanistan Women's Unity and Solidarity" sono scese in strada a Kabul per protestare. Ci sono stati anche dei colleghi maschi che, per protestare su quanto accaduto alle colleghe, hanno deciso di lasciare le aule delle università.

Questa protesta ha avuto luogo a Nangarhar. Il gesto degli uomini è stato seguito da un forte applauso di alcune donne che erano lì presenti. Alcuni studenti hanno continuato a protestare anche dopo essere usciti dall'università.

Questa è solo l'ultima proibizione che in Afghanistan colpisce le donne da quando al potere sono tornati i Talebani, ma noi ragazzi nel nostro piccolo possiamo aiutarle, soprattutto perché il futuro è nostro e dobbiamo far sì che tutti possano realizzare i loro sogni.


















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