I 250 anni di Ludwig van Beethoven
Aggiornamento: 17 dic 2020
Nasceva 250 anni fa a Bonn Ludwig van Beethoven, uno dei più grandi compositori di sempre. Nato in Germania il 17 dicembre 1770 Beethoven crebbe in un ambiente culturale e familiare tutt'altro che benevolo. Il padre è detto dagli storici un maldestro cantante, capace solo di usare i pochi guadagni in grado di guadagnare e di esercitare una forte pressione alle capacità musicali di Ludwig.
A 9 anni Beethoven incontra un ottimo insegnante, Christian Neefe, che si accorge delle capacità del suo allievo e nel 1782 gli cede il suo incarico a corte di maestro di clavicembalo e direttore d'orchestra. Nel 1792 Ludwig lascia Bonn per recarsi a Vienna, la città che più lo apprezzerà e in cui poi morirà nel marzo 1827.
Il percorso musica di Ludwig viene generalmente diviso in tre periodi: inizio, la fase di mezzo e la fine. Alla prima fase, nonché l’inizio, appartiene la musica che scrisse a vent’anni come le sue prime due sinfonie e tre concerti per piano e orchestra. In questa fase riprende le tecniche e le forme compositive dei suoi predecessori aggiungendo però dei movimenti lenti. La seconda fase, invece, comprende le sinfonie dalla Terza all’Ottava e l’opera Fidelio. Beethoven decide di dare alle proprie composizioni un nuovo stile di natura più individuale e personale. L’ultima fase, la fase finale, coincide con un progressivo peggioramento della sua sordità, la quale si aggraverà così tanto da costringerlo a utilizzare dei quaderni per conversare con gli amici.
Nonostante gli anni difficili, realizzò uno dei suoi più grandi capolavori, che lo hanno reso immortale: la sinfonia numero 9 in re minore, che contiene il famoso “Inno alla gioia”, un inno alla libertà che esprime la visione sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini.
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