La violenza non ha limiti
Il 28 luglio è stato ucciso Alika Ogorchukwu, un mendicante di 39 anni, a Civitanova Marche
Si è consumata una vera e propria tragedia in pieno centro a Civitanova Marche il 28 luglio: un uomo di 32 anni di origini salernitane ha ucciso un mendicante a colpi di stampella con un'inaudita violenza. Il mendicante avrebbe chiesto con insistenza elemosina alla ragazza del trentaduenne che, poi, ha reagito in maniera insensata scagliandosi con tutte le sue forze contro il povero trentanovenne. Lo testimoniano i video che sono stati fatti durante l'aggressione in cui si vede che prima lo colpisce con un colpo di stampella e poi strangola l'uomo violentemente uccidendolo. Alika abitava in un paese vicino a Civitanova, San Severino, e aveva due figli, uno di 8 anni e una di 10, e nella zona di Civitanova era molto conosciuto e di solito portava sempre un po' di soldi a casa per la famiglia. Ora la famiglia e la comunità nigeriana della zona, nazione nativa del mendicante, si chiedono perché nessuno sia corso in suo aiuto durante la lite e perché tutti pensavano solo a fare video. Lo penso anche io e credo che le persone che stavano registrando siano in qualche modo complici anche loro, lo hanno lasciato morire. Ormai la morte è diventata evento di spettacolo per il web da far girare in tutto il mondo piuttosto che un evento tragico da evitare in qualsiasi maniera. Quest'episodio mi ha sconvolto per la sua crudeltà e perché la curiosità e l'indifferenza di chi filmava hanno sostituito un possibile aiuto all'uomo, che avrebbe sicuramente evitato la morte.
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