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  • Immagine del redattoreCATERINA MARIA RACHE MONTELLA

Robin Williams, otto anni dalla scomparsa

Aggiornamento: 7 set 2022

Percorriamo insieme la storia del grande attore premio Oscar Robin Williams


Robin McLaurin Williams nacque il 21 luglio 1951 a Chicago in una famiglia molto agiata. Il padre è un dirigente della Ford Motors mentre la madre è una modella. Nonostante il personaggio estroverso che tendiamo a riconoscere, nei primi anni dell’adolescenza Robin fu un ragazzo riservato che trascorreva la maggior parte del suo tempo in casa. Dopo aver conseguito il diploma superiore nel 1971 ed essersi iscritto alla Facoltà di scienze politiche al Claremont Collage, Robin capì che la sua strada non era quella ma la recitazione, così abbandonò dopo poco l’università per iscriversi al prestigioso istituto di recitazione drammatica alla Juilliard School di New York. L’attore John Houseman gli fece da insegnante e nella scuola si distinse come mimo, strada che, però, non seguì non ritrovandosi nelle vesti dell’attore muto. Dopo aver conseguito il diploma presso l’istituto Juilliard, iniziò la sua carriera rivelandosi un comico emergente tanto da apparire al “The Richard Pryor Show”. Fu proprio in uno dei suoi tanti spettacoli che fu notato da un produttore televisivo che lo inserì pian piano nel mondo della televisione. Williams iniziò, quindi, ad ottenere qualche ruolo in diversi programmi televisivi, ma solo uno in particolare segnò per sempre la sua carriera: la sua apparizione nel ruolo dell’alieno Mork in “Happy Days”. Nel 1977, infatti, gli venne offerto dal produttore Garry Marshall l’opportunità di conquistare il pubblico internazionale nella serie “Mork & Mindy” (1978-1982). Lo show fu un grande successo e lo strambo alieno fece sognare milioni di spettatori televisivi facendo guadagnare all’attore una grande popolarità e il primo di tanti Golden Globe. Sempre nel 1978 sposò Valerie Velardi.

Nel 1980 ottenne il primo ruolo cinematografico di rilievo in “Popeye” (Braccio di Ferro) di Robert Altman, non apprezzato dalla critica, un anno dopo recitò in “Il mondo secondo Garp“ il quale raggiunse un discreto successo. Nel 1987 prese parte al film che lo proiettò nelle grandi star hollywoodiane, “Good morning Vietnam” in cui la sua bravura e incontenibile energia non passò inosservata tanto da procurargli una nomination agli Oscar. Solo un anno dopo Robin ebbe un’altra nomination agli Oscar con il film cult “L’attimo fuggente” di Peter Weir; la sua interpretazione del professore tenace e fuori dagli schemi che ama i suoi alunni e li sprona a migliorarsi, ottenne l’approvazione di tutti confermando il suo talento sia in ruoli comici che tragici. Negli anni Robin Williams partecipò ad altre grandi pellicole di ogni genere: Risvegli, La leggenda del re pescatore, Mrs. Doubtfire, Patch Adams, Jumanij. Oltre 60 i film interpretati dall'attore tra cui ricordiamo anche “Hook-capitano Uncino” e “L’uomo bicentenario”. Nel 1998 si aggiudicò il premio Oscar come attore non protagonista per il film “Will hunting-genio ribelle”.

Riguardo la vita personale, l’attore fu coinvolto in diversi scandali nel corso del tempo e si sposò ben tre volte, ma, nonostante ciò, è stato uno dei personaggi più amati delle celebrità americane. Robin Williams morì suicida l’11 agosto 2014 all’età di 63 anni. L'autopsia rivelò che soffriva di una grave malattia neurodegenerativa che i medici non seppero diagnosticargli in vita. Il suo ultimo film fu il terzo film di Una notte al museo, distribuito pochi mesi dopo la sua morte. Robin Williams è stato uno dei miglior attori del ventesimo secolo e verrà sempre ricordato come l’attore buffo e spensierato sempre capace di strappare un sorriso al suo pubblico.







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