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27 dicembre 2020: Vax Day


Il 2020 è stato funestato da una malattia infettiva che ha colpito milioni di persone in tutto il mondo causando un numero di morti superiore a qualunque attentato o disastro negli ultimi cinquanta anni; è, infatti, necessario ritornare ai conflitti mondiali dello scorso secolo per poter trovare un numero di decessi così elevato.

Il 31 Dicembre 2019, in una città della Cina di nome Wuhan, fu segnalato l’isolamento di un virus che portava alla morte di molte persone a seguito di polmoniti ”anomale”. Dalla Cina, rapidamente, i casi si diffusero in tutto il mondo, senza risparmiare alcuna nazione né categoria sociale. Immediatamente questo virus fu paragonato alla pandemia spagnola, che colpì il mondo nei primi decenni del ‘900, ed, analogamente, portò alla morte di 50 milioni circa di persone sui 500 colpiti. All’epoca di questa pandemia influenzale, che si estese dal gennaio del 1918 sino al dicembre del 1920, non erano stati scoperti gli antibiotici, non vi erano metodi di diagnosi né terapie note e, tantomeno, vaccini.

Cento anni dopo il mondo si trova a combattere con un virus altrettanto letale, ma ben diversa è la situazione: i metodi diagnostici attuali consentono, con i tamponi, di poter diagnosticare velocemente l’infezione anche se terapie specifiche non ne esistono. Inoltre i passi da gigante fatti nel campo farmaceutico hanno consentito in pochi mesi l’immissione sul mercato di alcuni vaccini molto promettenti e, a meno di un anno dall’isolamento del virus, già molte dosi di vaccino sono state somministrate.

Il 9 dicembre 2020 una donna inglese, Margaret Keenan ha ricevuto il primo vaccino nel modo occidentale, anche se ci sono notizie di provenienza russa che parlano del 4 dicembre come prima data di vaccinazione a Mosca. Notizie ancora precedenti segnalano che già il 25 novembre in Cina un milione di persone lo avevano ricevuto in un programma di vaccinazione di urgenza. Nell'Unione Europea il Vax Day è arrivato il 27 dicembre a circa un anno dall’isolamento del virus. Questo giorno verrà ricordato come una giornata storica afacendo sperare che la pandemia possa essere debellata in un tempo inferiore a quello della influenza spagnola.

All’inizio del nostro secolo, nel mondo, si sono diffuse teorie contrarie ai vaccini, che sono diventate via via più forti sino a trovare larga fetta della popolazione scettica sull’utilità degli stessi.

Il presidente uscente degli U.S,A., Donald Trump, si è detto contrario alle vaccinazioni di massa e, come lui, numerosi attori americani. Il movimento novax si è diffuso negli ultimi anni in tutto il mondo, facendo leva su false teorie, in particolare su una fantomatica associazione tra l’uso dei vaccini e l’autismo, una malattia che negli ultimi anni è andata aumentando. Purtroppo a seguito delle campagne vaccinali che hanno interessato milioni di persone si è segnalato qualche caso sporadico di grave effetto collaterale che ha avuto, però, una vasta risonanza mediatica.

Le stesse teorie antivaccinali si sono riproposte anche per il vaccino anti-Covid facendo leva su numerose dicerie non dimostrate scientificamente. Gli enti scientifici preposti hanno cercato di smontare tali false affermazioni che rischiano di vedere naufragare la campagna vaccinale più importante di sempre, l’unica vera arma che possiamo usare per la lotta contro il Coronavirus.

La principale critica mossa ai vaccini per combattere il Covid-19 è la loro rapida immissione nel mercato che svela preconcetti verso la gran parte delle cause farmaceutiche, accusate, da sempre, di preferire il profitto alla sicurezza dei vaccini. Questa teoria è facilmente smontata dalle condizioni in cui il vaccino è stato testato: in una pandemia il numero di casi positivi è altissimo e la sua distribuzione è mondiale e pertanto l’osservazione dei casi, che generalmente richiede qualche anno, è stata possibile in pochi mesi. L’efficacia, infatti, che varia dal 90 al 95% è stata misurata su quarantaquattromila volontari distribuiti in più paesi. Nella metà di questi è stato somministrato il vaccino sperimentale mentre nell’altra metà una semplice soluzione fisiologica. Nella prima fascia di pazienti i casi di positività al Covid sono state poche decine a fronte delle diverse centinaia del gruppo in cui è stato somministrata solamente acqua. Nello stesso studio è stata testata la sicurezza del vaccino che ha dato luogo a scarsissime reazioni avverse. I soggetti vaccinati si ammalavano di meno e presentavano una gravità di sintomi minore, a differenza dei casi di controllo in cui si è verificato anche qualche decesso. L’analisi statistica dei numeri dello studio ha dimostrato l’efficacia del vaccino.

La parola vaccino racchiude in sé diverse tipologie di farmaco; nei primi vaccini venivano somministrati virus o germi “storditi”, meno aggressivi, che stimolavano il sistema immunitario a produrre naturalmente gli anticorpi senza avere sintomi della malattia in questione. Successivamente la ricerca scientifica ha sviluppato tipologie più sofisticate per generare la difesa immunitaria fino allo sviluppo dei vaccini ad m-RNA quali quello che il 27 dicembre è stato iniettato nel braccio di una infermiera romana. Il meccanismo di azione consiste nel far produrre gli anticorpi contro la parte esterna del virus ad opera delle cellule immunitarie attraverso un frammento di RNA messaggero, il sistema mediante il quale la cellula invia il suo codice agli organuli predisposti alla creazione di anticorpi. Questo ha fatto allarmare molti che temono che il vaccino possa inserirsi nel nostro DNA causandone problemi.

Il Ministero della Salute ha deciso di somministrare le prime dosi, circa 10 milioni, al personale sanitario ed agli ospiti delle RSA, le cosiddette case per anziani. Così facendo il governo italiano ha deciso di mettere al riparo dall’infezione per primi i soggetti più esposti. Successivamente verranno vaccinati gli anziani al di sopra dei 60 anni, il personale scolastico e quello delle forze dell’ordine nella primavera di quest’anno fino a vaccinare tutti coloro che lo vorranno nei mesi estivi. La vaccinazione funzionerà se il numero dei vaccinati sarà così alto da impedire la circolazione del virus all’interno delle nostre comunità proteggendo anche le persone che non svilupperanno gli anticorpi o che non possono essere vaccinate.

Molti personaggi famosi hanno già reso pubblico il loro volere di essere vaccinati quando arriverà il loro turno. Questo servirà a convincere gli scettici sulla sicurezza del vaccino. Il 27 dicembre è stato dato risalto al personale vaccinato affinché molti che dubitano sull'efficacia e la sicurezza del vaccino, vedendo i propri medici ed infermieri vaccinarsi, si convincano che ognuno di noi deve affrontare questa campagna vaccinale con spirito sereno.

Il vaccino è la principale differenza tra la situzaione attuale e l’infezione sdella pagnola, ma solo la massima diffusione della vaccinazione in una popolazione può essere la reale soluzione. Con l’aiuto di tutti potremo ritornare alla nostra vita al costo di una semplice iniezione che sarà per sempre ricordata come la vittoria della scienza e della conoscenza sulla malattia e sulla ignoranza.





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