Ἄρτεμις: divinità della religione greca

di Pasquale Lambiase e Anna Chiara Mazzariello

Il mio nome è Ἄρτεμις, sono figlia di Zeus e Latona ma soprattutto uno dei personaggi più importanti della religione greca. La mia nascita è avvenuta quando Zeus si invaghì di mia madre e nel momento dell'unione si trasformarono in quaglie per mano sua. Era, moglie di Zeus, decise di punire l'adulterio e ordinò al mostro Pitone di perseguitare Leto impedendole di partorire dove voleva. Mia madre, però, riuscì a partorirmi a Delo, l'unica isola non soggetta alla maledizione di Era.

La prima a nascere fui io, subito dopo vide la luce mio fratello Apollo. La mia nascita è stata molto importante perché sono dea della caccia, della foresta, dea delle iniziazioni femminili, protettrice della verginità e della pudicizia. Sono presente anche nei dodici dei dell'Olimpo, anzi sono una delle più antiche. Sono stata, poi, identificata come incarnazione della luna crescente. Sono vergone come Atena ed Estia.

Le fanciulle ateniesi tra i 5 e i 10 anni venivano mandate nel mio santuario a Βραυρών per servirmi durante l'anno. Queste ragazze venivano chiamate arktoi (orsette). Questa usanza ha una leggenda molto antica: un orso era stato addomesticato dalla gente di Braurone, ma una ragazza lo infastidì e l'orso la uccise; allora il fratello decise di uccidere l'orso per vendetta, ma io, Artemide, sono andata in collera e ho preteso che le ragazze prendessero il posto dell'orso nel mio santuario. I sacerdoti e le sacerdotesse devoti a me erano obbligati a vivere casti e puri e le loro trasgressioni venivano punite severamente".

Secondo noi Artemide è stata una divinità greca molto importante, ma soprattutto si differenzia molto dagli altri dei greci: era protettiva verso gli animali e severa quando gli uomini le disubbidivano.