Votato il nuovo presidente della Repubblica
Aggiornamento: 31 gen 2022
Elezioni Presidente della Repubblica 2022: dopo cinque giorni finalmente i partiti trovano una soluzione che possa accontentare tutti gli elettori, ovvero Sergio Mattarella.
Da poche ore, al termine della giornata di ieri, 28 gennaio, un venerdì caotico nella elezione del presidente della Repubblica, si è fatto per la prima volta il nome di una donna, che sarebbe tra i profili più graditi alle forze politiche, come futura più alta carica della Stato. Mai prima d’ora una donna era stata nominata Presidente della Repubblica, in uno stato dove ogni giorno si ascoltano statistiche che reputano che il genere femminile raggiunga cariche meno elevate rispetto a quelle maschili. E’ con questa speranza che gli italiani erano andati a dormire, ben consapevoli di come la notte sarebbe stata lunga e come le trattative per la votazione definitiva fossero ancora in fase di evoluzione. Nulla era certo. Alle prime luci di oggi, sabato 29 gennaio, sono oramai passati 5 lunghi giorni alla ricerca di un nome che metta d’accordo tutte le forze politiche ed i partiti. Alla sesta giornata di votazioni, come era già successo ieri, saranno due le votazioni, una alla 9.30 e l’altra alle 16.30. La votazione della mattina si prevede interlocutoria ma la figura femminile da molti proposta non ha trovato riscontri da parte di alcune forze politiche. Intanto nelle precedenti votazioni il più votato risulta il presidente uscente Sergio Mattarella, nonostante abbia più volte dichiarato la sua indisponibilità. Nella votazione mattutina, nonostante nessuna delle forze politiche avesse indicato alcun nome, Sergio Mattarella sfiora i 400 voti, che danno chiari segnali di insofferenza dei grandi elettori, stanchi delle tattiche dei lori leader, consapevoli che il paese non può rimanere bloccato per settimane su una votazione e ritengono il capo dello Stato uscente la soluzione migliore. All’ora di pranzo le forze che sostengono il governo in carica si siedono intorno ad un tavolo per decidere una volta per tutte il nome giusto, condiviso da tutti: ascoltando la voce dei grandi elettori e del Paese essi scelgono di convergere sul nome di Sergio Mattarella, che non scontenterebbe nessuno di loro, tranne i partiti all’opposizione, ovvero Fratelli di Italia, con a capo Giorgia Meloni. Il problema ora sorge nel chiedere al Presidente uscente di ritornare sui suoi passi. Si opta di inviare i capogruppi di maggioranza di Camera e Senato al Quirinale, residenza attuale di Sergio Mattarella fino al 3 febbraio, data della sua dimissione. Dopo i capogruppi parlamentari li seguono anche i presidenti delle Regioni, tranne qualche eccezione, che per garbo istituzionale hanno anch’essi raggiunto Sergio Mattarella per convincerlo a ripensarci riguardo la sua indisponibilità ad un mandato-bis che la Costituzione Italiana non vieta ma lascia possibile solo in casi eccezionali. Il presidente Mattarella, visibilmente emozionato per la fiducia mostrata su lui, non può fare altro che accettare la richiesta del Parlamento. Intanto alle 16.30 la seconda votazione inizia e l’esito pare ora scontato.
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