top of page
  • michellegiliberti4

Vodka e videoclip: dieci anni senza Amy Winehouse

A 10 anni dalla sua morte ricordiamo una donna estremamente fragile e talentuosa


Amy Jade Winehouse nasce il 14 Settembre del '83 ad Enfield in Inghilterra e muore a soli 27 anni il 23 Luglio del 2011. Il primo evento tragico della sua vita è la separazione dei genitori che a 9 anni la porta a tentare il suicidio attraverso una dose sconsiderata di farmaci letali, fortunatamente viene salvata e da lì comincia a coltivare la sua passione per la musica. Già all'età di dieci anni, infatti, fonda un gruppo rap amatoriale e a tredici anni riceve la sua prima chitarra. Con il passare degli anni Amy continua a dedicarsi alla musica appassionandosi soprattutto al genere Jazz, così nel 2002 firma un contratto con la casa discografica Island Universal e nel 2003 pubblica il suo primo album esordio: ''Frank''.

Il suo più grande successo arriva però nel 2006 con l'album: ''Back to black'' contenente il brano "Rehab" che parla del suo non essere intenzionata a disintossicarsi dall'alcol. Questo brano ha scalato in una sola settimana dall'uscita tutte le classifiche negli USA.

Al di là degli enormi successi la sua vita continua ad essere contornata dal dolore e da diversi disturbi alimentari, così Amy nel 2007 ormai sposata, in una relazione che sembra starle stretta secondo quanto dichiarato da lei stessa in alcune interviste di quel periodo, inizia a fare uso di sostanze stupefacenti. Due anni dopo divorzia e vive un periodo di profonda depressione.

Nel 2011 il suo tour mondiale viene annullato dopo la prima data a Belgrado in cui l’artista sale sul palco in uno stato di totale alterazione, incapace di portare a termine l’attesissimo live.

La sua ultima apparizione in pubblico risale all’iTunes Festival London con Dionne Bromfield esattamente tre giorni prima del suo decesso.

Durante la sua ultima settimana di vita Amy era svenuta svariate volte a causa di un eccesso di Vodka, nel corso della sua ultima sera il suo bodyguard non notò nulla di strano in lei se non che trascorse la notte guardando suoi videoclip su YouTube, cosa che non era solita fare.

Amy quella notte morì sola nella sua stanza bevendo litri e litri di Vodka e guardando se stessa cantare attraverso uno schermo. Il suo corpo venne rinvenuto il giorno dopo tra bottiglie di vetro sparpagliate in giro per la stanza.

Oggi a 10 anni dalla sua morte leggendo la sua storia la ricordiamo come una donna estremamente fragile e talentuosa, ciò non giustifica affatto il suo uso di droghe e alcol, ma sono certa che, se qualcuno le fosse stato accanto e l'avesse amata, davvero la nostra Amy sarebbe ancora in vita.


25 visualizzazioni
Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Instagram
  • Youtube
600px-Telegram_logo.svg.png
webjournal qrcode.jpg
bottom of page