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  • mariafesta04

Vittoria per gli animalisti, Messico “cruelty-free”

La federazione messicana abolisce i test sugli animali


Notizia rassicurante quella proveniente dal continente nordamericano, che vede il suo primo paese diventare “cruelty-free”. Questa denominazione, letteralmente tradotta in italiano come “senza crudeltà”, si rivolge ad un movimento che prevede l’eliminazione dei test sugli animali per prodotti cosmetici. Questo successo è ottenuto in primo luogo dalle Ong che si sono per anni battute per questa causa; in particolare principalmente rilevanti sono state Humane society international e l’associazione messicana Te protejo.

La nuova legge, approvata con voto unanime da tutti i senatori messicani, rende illegale non solo la produzione di cosmetici testati su animali, ma anche l’importazione e la vendita di questi. Questo fondamentale trionfo con l'obiettivo di proteggere gli esseri viventi che popolano il nostro pianeta, è stato raggiunto in parte anche grazie ai social media, soprattutto a Tiktok. Questa piattaforma, infatti, altre volte era stata mezzo per gli attivisti per ottenere importanti risultati altrimenti impossibili e per molti giovani (e non solo) modo di esprimere le loro idee e dare il loro contributo anche in diverse parti del mondo. Tiktok, infatti, ha permesso di diffondere l’hashtag #BeCrueltyFree attribuendogli una popolarità che ha superato il miliardo di visualizzazioni. Principalmente noto sui social il cortometraggio realizzato dall’Ong Te protejo intitolato “Save Ralph”, che ha toccato milioni di persone e che ha contribuito a raccogliere 1,3 milioni di firme in una petizione contro gli esperimenti sugli animali.


Il Messico fortunatamente non è il primo stato ad aver aderito a questa proposta di legge; è, infatti, stato preceduto da altri 40 paesi. Tuttavia l’obiettivo delle associazioni sarebbe raggiungere un'approvazione globale, considerando anche che nazioni economicamente imponenti, come ad esempio gli Stati Uniti, sono ancora lontani da questo piano internazionale.

La difficoltà che sta maggiormente rallentando questa campagna si trova proprio nell’insostituibilità di alcune procedure di sicurezza dei prodotti cosmetici. Si stanno sperimentando, tuttavia, degli approcci alternativi. Le strade che sono state intraprese dai ricercatori sono principalmente due: quella basata sulle cellule isolate e quella che prevede l’utilizzo di computer. Molto statici, però, si stanno rivelando questi tentativi di sviluppo, poiché molto arduo è cercare di riprodurre organismi complessi come quelli viventi, ricreando reazioni e effetti. L’Unione Europea si è mossa in questa direzione attraverso una normativa nominata REACH, che obbliga le aziende ad inserire all’interno di un database tutte le informazioni ottenute tramite sperimentazioni animali. Grazie a questa mossa dell’UE si sono rilevate superflue moltissime ricerche che avrebbero implicato la morte di moltissimi esseri viventi.

Lo sviluppo ma soprattutto la coscienza aiuteranno a mettere fine ai test sugli animali e aiuteranno a fare un passo avanti verso un mondo migliore dove l’uomo rispetta il pianeta di cui si ritiene padrone.

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