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  • andreasavarese

Uno scrittore particolare

Charles Baudelaire è stato uno dei più grandi scrittori francesi, grande esponente del simbolismo ma considerato anche anticipatore del periodo decadentista. Oggi, 9 aprile 2021, si festeggiano i duecento anni dalla nascita di quest'importante scrittore del 1800.

La storia di Baudelaire è molto particolare ed è stata molto tormentata. E' nato in un quartiere vivace di Parigi da madre giovane e padre anziano. La sua infanzia non è stata delle migliori, infatti, alla tenera età di sei anni rimase orfano di padre, costretto a vivere solo con la madre ancora ventisettenne. Dopo la morte del marito la madre di Charles cercò di riversare tutto il suo amore sul figlio e di sostenerlo psicologicamente. Quest'amore di Charles si tramutò in odio contro di lei quando questa decise di sposarsi con un colonnello rigido e severo. Gli atteggiamenti del patrigno subito suscitarono nel giovane Charles un sentimento di astio nei suoi confronti. Charles era molto legato a Parigi e, nonostante questo, fu costretto dal patrigno a trasferirsi a Lione. Qui fu iscritto in un'accademia militare, dalla quale fu cacciato per comportamento indisciplinato. In seguito a questa bocciatura ritornò nella capitale francese dove concluse gli studi e iniziò a spendere i soldi lasciati in eredità dal padre, cominciando a condurre una vita sregolata, caratterizzata dall'uso di droghe e alcool. Vista la brutta strada che Baudelaire stava intraprendendo, su consiglio della madre, cominciò a viaggiare per il mondo visitando vari paesi tra cui l'India. Il suo attaccamento a Parigi, però, lo riportò nuovamente lì dove nel 1842 acquistò la sua prima casa ed entrò per la prima volta in un circolo letterario. Grazie alla diffusione di alcuni suoi versi la sua fama cominciò a crescere.

Nel 1845 Baudelaire pubblicò l'opera i "Fiori del male", interamente dedicata agli effetti della droga sull'uomo, che fu valutata in maniera molto positiva dal Salon di Parigi. I letterari parigini ammirarono l'ottima capacità di esporre i propri pensieri e le proprie idee senza alcun timore, dimostrando di avere anche una buona competenza dell'uso della lingua. Nonostante questo primo successo, il suo stile di vita continuò a peggiorare, infatti, nel maggio successivo, a causa delle precarie condizioni psicologiche e dei numerosi debiti, tentò il suicidio senza, però, riuscirci. L'anno successivo riprese a lavorare per il Salon rivelando il suo vivo interesse per la corrente romantica. In questo periodo cominciò a mostrare il suo interesse per il teatro.

Nella seconda metà dell'Ottocento Charles continuò ad avere uno stato mentale instabile sempre per gli stessi motivi che in passato l'avevano spinto sull'orlo del baratro oltre che per il completo abbandono da parte della madre. E' in questo periodo, però, che iniziò ad amare lo scrittore Allan Poe al quale dedicò anche diversi articoli e personali traduzioni in francese. Con queste ottenne ancora una volta un discreto successo, ma continuò a farsi apprezzare grazie a lavori di critica d'arte e alcune pagine di innegabile modernità.

Una frase molto nota tra le opere di Baudelaire è: "Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti rinasceranno." In questi versi l'autore vuole dire che l'amore vincerà sempre, anche quando sembrerà apparentemente svanito e sommerso dall'odio e dal dolore. Dopo momenti di buio l'amore rinascerà e tornerà a regnare e tutto ciò che una coppia o un genitore e un figlio si sono promessi, accadrà. Qui Charles potrebbe riferirsi sia al padre, perso in età decisamente prematura, con il quale si era promesso un futuro ricco di gioia, sia per sua moglie con la quale progettava di costruire insieme una famiglia e di essere felici.



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