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Ungheria: approvata la legge che non fa parlare di temi LGBT+ nelle scuole

Aggiornamento: 6 set 2021

Martedì 15 giugno in Ungheria è stata approvata la legge che impedisce di parlare nelle scuole di contenuti che riguardano qualsiasi orientamento sessuale che non sia l'eterosessualità o che riguardano il cambio di genere


Il disegno di legge che è stato approvato questo martedì è stato presentato dal partito di destra ungherese Fidesz guidato dal primo ministro Viktor Orbàn che detiene la maggioranza parlamentare. Il DDL è stato approvato con 157 voti a favore e uno solo contro. Questa nuova legge rende illegale rappresentare o discutere di qualsiasi orientamento sessuale che non sia l'eterosessualità e vieta l'inserimento di contenuti LGBTQIA+ in qualsiasi pubblicità o media che viene visto dai minori di 18 anni. Prevede anche un elenco, approvato dal governo, che comunica quali sono le istituzioni autorizzate a fornire educazione sessuale nelle scuole.

L'Ungheria ha deciso di varare questa legge prendendo d'esempio quella russa approvata nel 2013. Quest'ultima è nota come "legge sulla propaganda lgbt+"; da quando è stata approvata sono aumentati violenze, crimini e discorsi d'odio contro le persone lgbt+ tanto che la Russia è collocata tra gli ultimi posti nel continente europeo per la tutela delle persone facenti parte di questa community. La legge è usata per chiudere siti web utilizzati per informarsi su tematiche come il bullismo omotransfobico e la transizione. In questo modo è negato ai giovani di riunirsi, anzi vengono isolati e, quindi, lasciati da soli a fronteggiare il bullismo omotransfobico. Dal 2013 ad oggi si sono registrati moltissimi multe e arresti anche semplicemente per disegni e bandiere arcobaleno, manifestazioni come il Pride sono state di fatto vietate.

La comunità lgbt+ ungherese, estremamente preoccupata, ha lanciato il giorno prima della votazione della legge una petizione per evitare che questa fosse votata, la petizione ha raccolto oltre 100.000 firme. Migliaia di persone hanno protestato davanti al parlamento ungherese per chiedere ai politici di non votare la legge. La deputata dell'opposizione Anna Donàth ha chiesto all'UE di agire dischiarando: "La legge non è compatibile con i valori fondamentali delle società democratiche europee".

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