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Un eroe dei nostri giorni

Il vescovo più giovane d’Italia viene gambizzato, ma, nonostante questo, le sue parole sono buone e di insegnamento per tutti noi: “Perdono chi mi ha sparato”


Christian Carlassare, nato nel 1997, è originario di una cittadina in provincia di Padova ed ha quarantatré anni. E' stato nominato vescovo della diocesi di Rumbek, affidatagli da Papa Francesco l’otto marzo di quest’anno, diventando così il vescovo più giovane d’Italia. È un uomo buono, comprensivo, pronto a dedicare la sua vita alle buone azioni e alla Chiesa, doveva essere consacrato fra pochi giorni, il 23 maggio. Purtroppo è rimasto vittima di un terribile incidente domenica. È stato ferito gravemente: due aggressori gli hanno sparato quattro proiettili alle gambe. Subito dopo è stato portato nell’ospedale più vicino. Anche la suora, che si trovava in viaggio con lui, non è stata risparmiata.

Monsignor Carlassare si trovava nella sua abitazione al momento dell'attacco ed è stato soccorso da alcuni volontari che si trovavano in abitazioni vicine. In questo momento il suo stato di salute è grave, ma il sacerdote non è in pericolo di vita; verrà presto operato in un ospedale a Nairobi.

Padre Christian opera in Africa da 16 anni dove arrivò per la prima volta nel 2005. "Il perdono può esserci ed è un cammino, è un bel gesto da parte di mio figlio, ma io vado oltre e dico: queste armi chi le ha fornite agli aggressori se non l’Occidente, noi?". Queste sono le parole della madre Marcellina Carlassare che, pur preoccupata per quanto accaduto, dice: “Non gli chiedo di tornare, sta seguendo la sua missione”. L’amato figlio sta solo portando avanti il suo sogno di aiutare gli altri e, nonostante la consapevolezza di poterlo perdere, la donna accetta la scelta di questo giovane vescovo provando a sostenerlo in ogni modo.


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