Un anno di pandemia: l'elogio di Mattarella al personale sanitario
Sergio Mattarella, il nostro Presidente della Repubblica, quest'oggi ha compiuto un gesto molto significativo, elogiando tutto il personale sanitario che, per un anno intero, con totale dedizione al lavoro e spirito di sacrificio, ha lavorato per arginare il virus, talvolta ad un prezzo molto alto.
«Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando - con abnegazione e generosità - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus».
Queste sono state le parole che il capo dello stato ha espresso oggi intervenendo nella prima giornata nazionale dedicata al personale sanitario che cade a un anno preciso dalla diffusione del Coronavirus in Italia con il paziente 1 di Codogno e con i 55 italiani rientrati da Wuhan.
Quest'anno di pandemia è stato un anno di sacrifici per tutti noi, ma ancor di più per coloro i quali sono stati coinvolti in prima linea per aiutare e soccorrere i pazienti che necessitavano di assistenza e cure tempestive. Queste persone hanno avuto un ruolo determinante ed estremamente importante poiché, oltre che svolgere il proprio lavoro, hanno rappresentato per i malati anche delle figure di sostegno psicologico in mancanza dell'affetto familiare. Molti dei medici e degli infermieri coinvolti in questa battaglia hanno, però, contratto il virus e in alcuni casi è stato vano ogni tentativo di soccorso; è proprio a costoro che rivolgiamo l'elogio più grande e sentito.
Dal discorso di Mattarella evinciamo anche un grande senso di gratitudine verso il sistema sanitario nazionale che si è mostrato pronto e disponibile a fronteggiare un'imprevedibile minaccia.
Questo discorso mi ha aperto gli occhi ad un mondo che, fino a poco fa, mi era sconosciuto. Ho capito che gli idoli che fino ad ora ho sempre ammirato per la loro forza e la loro intelligenza, in realtà, sono persone come tante, persone che, la maggior parte delle volte, hanno da offrire alla società ben poco; ho capito che in realtà i veri eroi non sono altro che i medici, gli infermieri... tutti coloro che ogni giorno indossano una mascherina, una divisa e corrono il rischio di morire, di non tornare a casa il giorno dopo dalla loro famiglia per far sì che, a tornare tra le braccia dei parenti, sia un povero paziente sdraiato sul lettino dell'ospedale.
Omaggiare questi eroi con un discorso è forse il minimo che possiamo fare, ma so, sono sicura, che un giorno, ci sveglieremo, apriremo gli occhi e saremo nuovamente liberi, liberi di respirare, di sorridere, di sognare. Sono consapevole che tutto questo avverrà solo grazie alle persone che ora stanno combattendo con tutte le risorse possibile, per questo, quest'oggi, vorrei rivolgere un'enorme ringraziamento agli operatori sanitari e augurargli il meglio.
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