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andreapoto

Tutti hanno diritto all' istruzione

Come tutti tristemente sappiamo, l'emergenze e le restrizioni imposte dalla terribile pandemia provocata dal Covid-19 fanno parte della nostra vita quotidiana. Purtroppo, è amaro ammetterlo, questo virus ha cambiato radicalmente la nostra vita, come se qualcuno avesse inflitto un danno forte e permanente all'intera umanità. Ci ha portato via molte cose, come, ad esempio, il semplice gesto di stare felicemente insieme ed avere un contatto fisico con la gente e le persone, ci ha portato via la serenità con la quale vivevamo e compivamo le nostre azioni, ma soprattutto ha rischiato di toglierci una cosa a noi giovani indispensabile, ovvero l'istruzione. Proprio a causa del Covid, e dunque al rischio di contagio che la gente correva, nella primavera dello scorso anno la scuola sembrava quasi essersi fermata del tutto lasciando noi alunni inizialmente felici, ma poi del tutto increduli dato che non avevamo idea di come potessimo continuare ad apprendere nuove conoscenze.

Mi ricordo che ho vissuto in prima persona queste difficoltà poiché, l'anno in cui c'è stato il primo lockdown, avrei dovuto affrontare l'esame di terza media e in quel momento, appunto, ero molto preoccupato visto che non sapevo ciò che mi sarebbe aspettato. Fortunatamente la didattica a distanza (DaD) è riuscita in qualche modo a salvare la nostra istruzione grazie all'uso di dispositivi elettronici che hanno permesso lo svolgimento delle attività didattiche.

Purtroppo, si sono registrati molti casi nei quali coloro che avrebbero voluto e dovuto seguire le ormai note videolezioni, non potevano farlo a causa della non disponibilità di appositi strumenti tecnologici per compiere la didattica, forse per motivi economici o per altri ancora. In Italia oltre 850.000 sono gli alunni privi di dispositivi e che dunque rischiano il loro futuro, ma la società civile non ha mai mollato e mai lo farà. Sono nate, infatti, delle associazioni come "Digitali & Uguali", le quali hanno il compito di risolvere il forte problema della disuguaglianza tra le nuove generazioni in Italia, garantendo a coloro che ne hanno bisogno tutti gli apparecchi necessari in modo tale da poter lavorare tranquillamente da casa. Tutti hanno diritto all'istruzione. Queste situazioni, però, fanno riflettere molto sulle disuguaglianze economiche presenti nel nostro paese: basti pensare che più del 30% delle famiglie italiane non può permettersi oggetti indispensabili per lo studio e il lavoro e che fatica per mettere il piatto a tavola tutti i giorni.

Mi auguro che il nostro paese sia capace di mettere fine a tutte queste diseguaglianze sociali ed economiche, ma soprattutto mi auguro di poter rientrare al più presto in classe per rivedere i miei compagni.

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