Totò, il compleanno del principe della Risata
Il 15 febbraio 1898 nasceva colui che sarebbe diventato il "principe della risata": Antonio de Curtis, chiamato da tutti Totò. Nato come Antonio Vincenzo Stefano Clemente a Napoli da Anna Clemente e Giuseppe de Curtis, trascorrerà la sua infanzia a Napoli, precisamente nel Rione Sanità; sin da bambino Totò ha una grande passione per l'arte e lo spettacolo: inizia facendo
piccoli spettacoli ai compagni di classe, si divertiva a osservare le persone e imitarne i movimenti, conquistandosi il nomignolo di spione. Nel 1913 inizia a esibirsi in piccoli teatri con caricature e imitazioni, proprio in quei teatri incontrerà due che diventeranno i suoi più cari amici: Eduardo e Peppino De Filippo. Durante la prima guerra mondiale si arruolò come volontario, passò dal Reggimento di Fanteria al Battaglione di Milizia Territoriale in Piemonte. Venne ricoverato ad Alessandria e trasferito successivamente a Livorno al Reggimento di Fanteria. Durante il soggiorno a Livorno venne preso di mira da un graduato che gli fece subire numerose umiliazioni, da quel periodo nacque la famosa frase «Siamo uomini o caporali?».
Finita la guerra Totò proseguì con la sua passione del teatro. All'inizio degli anni Venti Giuseppe De Curtis riconobbe Totò come figlio e sposò la madre, riunendo la famiglia e trasferendola a Roma, dove Totò divenne uno "straordinario", una sorta di comparsa che non veniva pagata. Sostenere la sua passione divenne difficile e Totò passò un periodo distaccandosi dal teatro, finché non provò il tutto per tutto al Teatro Ambra Jovinelli, il colloquio andò magnificamente e Totò venne preso.
Tra il 1923 e il 1927 iniziò a farsi conoscere anche a livello nazionale, esibendosi nei principali caffè italiani, il suo sogno iniziava ad avverarsi. Totò troverà l'amore con Liliana Castagnola, amore che perderà a causa della gelosia e delle malelingue che porteranno la ragazza al suicidio. Nel 1933 venne adottato dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas ereditando tutti i suoi titoli nobiliari. Successivamente si legò a Diana Rogliani ed ebbe una figlia, Liliana. Nel 1938 il matrimonio andò in crisi e i due si separarono. Nello stesso anno interpretò il primo di una grande serie di film "San Giovanni Decollato" che ebbe un enorme successo. Nel 1944 Totò perse suo padre, ma continuò a lavorare scrivendo anche numerose poesie e diverse canzoni. Nel 1949 comparve il primo film con il suo nome "Totò al giro d'Italia". Una particolarità di Totò era quella di non imparare mai un copione, si affidava totalmente alla recitazione, perdendo spesso il filo del discorso. Prima di dedicarsi completamente al cinema compì il suo ultimo capolavoro teatrale, "Bada che ti mangio!" nel 1949 al Teatro Nuovo di Milano. Nel 1951 scrisse una delle più belle canzoni d'amore "Malafemmina", in questo stesso anno recitò con Alberto Sordi in "Totò il re di Roma". L'anno successivo si innamorò di Franca Faldini; la ragazza era molto più giovane di lui e i due si fidanzarono quasi subito, senza mai sposarsi rimasero legati fino alla morte. Nel film "Totò e le donne" recitarono insieme e nel 1953 le dedicò la canzone "Con te" al festival di Sanremo.
Dopo un periodo di pausa dovuto al lutto per la morte di suo figlio Totò tornò in scena con nuovi film nonostante la sua vista peggiorasse di giorno in giorno. Nel 1964 uscì il suo centesimo film ovvero "II comandante" e grazie a esso venne premiato con la "Sirena d'oro". Nel 1964 venne pubblicata la sua prima raccolta di poesie intitolata "A Livella" , proprio "A Livella" viene recitata ancora oggi ogni due novembre. Proprio all'apice del suo successo, dopo collaborazioni con Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini , Totò si avvicina alla morte, uno dei suoi ultimi film fu "Operazione San Gennaro". Morì a Roma il 15 aprile del 1967. Prima di morire dedicò le sue ultime parole all'amata e a Napoli: "T'aggio voluto bene Franca, proprio assai" e "Non mi sento bene...portatemi a Napoli". Per la sua morte ci furono ben tre funerali, il primo a Roma dove morì e gli ultimi due a Napoli.
Ancora oggi Totò è uno degli attori e comici più amati d'Italia.
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