Torino, il liceo Cavour adotta l’asterisco antidiscriminazione

Il liceo torinese appoggia il concetto “fluido”, utilizzando l’asterisco in sostituzione ai termini che specificano il genere

Il rinomato liceo classico Cavour ha aderito al progetto del Miur contro le discriminazioni "Noi siamo pari", adottando, nelle comunicazioni ufficiali, l’asterisco al termine delle parole maschili e femminili. La scuola si propone, quindi, di eliminare i disagi sul sesso e l’identità di genere. La risposta dei ragazzi è stata, indubbiamente, molto positiva, dimostrando così la maturità e la sensibilità che le nuove generazioni hanno verso questi temi.

"Non abbiamo fatto niente di rivoluzionario, se non applicare la Costituzione"

Così il preside Vincenzo Salcone si è espresso sull'importante decisione presa dalla sua scuola.

Tuttavia, il Cavour non è il primo liceo ad aver introdotto questa novità. All’inizio del 2021 gli istituti coinvolti nell’iniziativa erano cinque, mentre ora sono aumentanti esponenzialmente. Ciò evidenzia come nel nostro Paese, seppur a rilento e con non poche difficoltà, si stiano facendo notevoli passi avanti verso l’uguaglianza e il rispetto dei diritti della comunità LGBT+.

La vicenda ha, però, attirato l’attenzione dei politici, e in molti hanno palesato il loro disappunto. Le lamentele arrivano in particolare dalla parlamentare Augusta Montaruli (FdI) e da Matteo Salvini. Ad entrambi questa iniziativa appare come uno “sfregio ”all’italiano.

«Esiste un modo per non discriminare che non storpia l'italiano. In questo la scuola dovrebbe dare l'esempio, non cedere a provvedimenti ideologici che peraltro anziché difendere l'identità di ognuno, l'annientano». - Augusta Montaruli

«Un conto è il rispetto, altro conto è una folle corsa verso il niente. Basta» - Matteo Salvini