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  • Immagine del redattoreCATERINA MARIA RACHE MONTELLA

"The show must go on": Giornata mondiale del teatro

La giornata mondiale del teatro celebrata il 27 marzo nasce a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell'Istituto Internazionale del Teatro dall'idea del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa. Dal 1962 è celebrata dai Centri Nazionali dell'I.T.I. presenti in numerosi paesi del mondo. L'Accademia Internazionale di Teatro è stata fondata nel 1948 su iniziativa dell'U.N.E.S.C.O. da personaggi illustri del teatro ed è la più importante organizzazione non governativa internazionale nel campo delle arti della scena.


Oggi in periodo di pandemia la giornata mondiale del teatro più che un evento può essere vista come una sconfitta con i teatri ormai chiusi da mesi e gli spettacoli annullati, ma il Covid non ferma l'essenza del teatro, essenza che, anche se online, non cessa.

Gli eventi in streaming previsti per oggi sono molti in tutta Italia: la Toscana apre virtualmente le porte del teatro di Pergola di Firenze, del Teatro Era di Pontedera e del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, a Latisana andrà in scena la "Maratona di New York" mentre il Teatro Carcano a Milano apre il suo sabato pomeriggio all'insegna di Shakespeare. Presso il Teatro Rossini di Pesaro si esibirà l'Orchestra Filarmonica Marchigiana, Il Teatro Gustavo Modena e il Teatro Sala Mercato apriranno per le prove di due nuove opere: il romanzo di fantascienza di Stanislav Lem "Solaris", con l'adattamento di David Gregg e diretto da A. De Rosa, e "Il mercato della carne", una commedia nera di Bruno Fornasari.

Come in Italia non ci si arrende, "The show must go on", anche gli altri paesi tengono a onorare questa giornata nonostante tutto. Helen Mirren, una delle attrici più conosciute e apprezzate del momento, quest'anno è autrice del Messaggio Internazionale per la giornata mondiale del teatro.“Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia [...]. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo. L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. Non vedo l’ora!".






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