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Sono raddoppiate le morti in mare

Aggiornamento: 6 set 2021

L' Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) chiede aiuto agli stati europei per diminuire le morti dei migranti


Spesso i migranti, facendo viaggi verso l'Europa su barconi non sicuri, perdono la vita. Nel 2021 questo fenomeno è aumentato per la noncuranza degli stati europei e questo l'ha fatto notare l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim). Infatti, nel 2021, per raggiungere l'Europa sono morte almeno 1.150 persone, numero molto grande rispetto agli altri anni. Nel 2020 sempre nello stesso periodo erano morte 513 persone e nel 2019 674 persone. Un grande numero di decessi è avvenuto nel Mediterraneo, circa 896, mentre altri decessi (250) sono avvenuti nel tentativo di raggiungere le isole Canarie nell'Oceano Atlantico. Questo grande numero di decessi ha portato l'Oim a chiedere agli stati europei di adottare misure urgenti per ridurre le morti. Anche il direttore dell'Oim Antonio Vitorio ha detto che, se si aumentano ricerche e soccorsi e si garantisce l'accesso a rotte migratorie sicure, si può ridurre notevolmente il numero di morti. Il punto più pericoloso, secondo le agenzie umanitarie, è il Mediterraneo centrale, dove, in un anno, sono avvenute 741 morti. Nel Mediterraneo orientale il numero di morti è stato di 146, sei migranti sono morti cercando di raggiungere la Grecia, altri 250 migranti nel tentativo di raggiungere le isole Canarie. L'Oim afferma, inoltre, che queste statistiche non sono del tutto valide perché molte morti sono invisibili.





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