Si aprono le porte agli astronauti con disabilità

L'Agenzia Spaziale Europea amplia il target per la ricerca degli astronauti, creando così nuove opportunità per i disabili.

Erano molti anni che l'Agenzia Spaziale non ricercava nuovi astronauti, adesso intende farlo ricercando anche tra le persone disabili che potranno fare domanda per accedere al programma che forma gli equipaggi. Il progetto si chiama "Parastronauti" dato che è in collaborazione con il Comitato paraolimpico che sta studiando nuove formule per nuove classi sociali e lavorative adattabili anche per i disabili, cosa che già accade con le gare paralimpiche.

Per questo progetto l'ESA ha stanziato un milione di euro. Le selezioni per i nuovo equipaggi partiranno dal 31 marzo e si chiuderanno il 28 maggio 2021, l'obiettivo è quello di trovare dai 4 ai 6 titolari e dalle 10 alle 20 riserve per le nuove missioni sulla Stazione spaziale e sulla Luna, ma anche per i voli con i partner commerciali.

Il bando recita "individui qualificati psicologicamente, cognitivamente, tecnicamente e professionalmente per farli diventare astronauti anche se portatori di una disabilità fisica che normalmente impedirebbe di essere selezionati a causa dei requisiti imposti dall'uso degli attuali hardware spaziali".

In questo momento sono prese in considerazione le persone con disabilità legate agli arti inferiori: quindi amputazione o deficit congenito degli arti o arti mancanti o accorciati dalla nascita. Può presentare la domanda anche chi ha una statura che arriva ai 130 centimetri. "Parastronauta" è un progetto fattibile, ma non si può assicurare che i richiedenti voleranno nello spazio, ma ce la metteranno tutta.