Se n'è andata un'altra stella della televisione italiana
A 85 anni è morto al Policlinico Gemelli Enrico Vaime. Nato il 19 gennaio a Perugia nel 1936, Vaime era un autore televisivo italiano e uno dei primi inventori dell'intrattenimento in radio e in TV. Si laureò a Napoli e nel 1960 iniziò a lavorare per la Rai. Nel 1963 creò la sua prima commedia: "I piedi al caldo" ironizzando su molti aspetti della società dell'epoca; nel 1968 insieme a Marchesi e a Terzoli produsse Canzonissima '68.
I programmi da lui scritti che hanno riscontrato più successo sono: Quelli della domenica, Canzonissima, Tante scuse e Risatissima. Ha scritto varie fiction come: "Mio figlio ha 70 anni", "Un figlio a metà" e "Italian Restaurant". Insieme a Terzoli ha costituito la ditta artistica Terzoli e Vaime. Nel 1979 collaborò per alcuni mesi nella conduzione di Black Out, una trasmissione radiofonica ancora esistente e alla cui scrittura ha contribuito per anni. Scrisse vari libri come: "Tutti possono arricchire tranne i poveri", "Le braghe del padrone", "Perdere la testa", "Non contate su di me" e altri.
Agli inizi degli anni 2000 condusse su La7 il programma "Anni Luce" che analizzava la società italiana dal secondo dopoguerra ad oggi, dal lunedì al venerdì conduceva una rubrica di costume, il sabato e la domenica il dibattito di Omnibus Weekend. Negli stessi anni condusse: "S'è fatta notte", "Di che talento sei?", "Memorie dal bianco a nero" in compagnia di Maurizio Costanzo con cui ha lavorato per 20 anni e che lo ha definito un vero amico. Dal 2011 al 2013 è stato ospite fisso al Coffee Break.
Maurizio Costanzo, alla notizia della sua morte, ha annunciato che gli dedicherà un'intera puntata del "Maurizio Costanzo Show". Ha anche dichiarato: "Enrico era straordinario, la sua cifra era l'elegante ironia. Era la persona più ironica che abbia mai conosciuto".
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