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  • andreasavarese

Rivoluzione in Austria!

Il giorno è arrivato: i non vaccinati residenti in Austria cominciano ufficialmente una fase di lockdown.


Da oggi, 8 novembre 2021, gli abitanti dell’Austria non vaccinati contro il Covid-19 sono entrati in lockdown. Questi sono i duri provvedimenti presi dal governo austriaco che di fronte ai nuovi dati emersi non è potuto rimanere indifferente. Coloro che non si sono sottoposti alla puntura, non potranno recarsi in ristoranti, parrucchieri, discoteche e non potranno partecipare ad eventi sportivi. Le nuove norme varranno anche per gli alberghi. Lo Stato ha anche imposto l’utilizzo delle mascherine Fp2 all’interno di musei, biblioteche, negozi e per giungere al posto di lavoro sarà necessario l’esito negativo di un tampone. Per quanto riguarda il green pass, il documento sarà valido per nove mesi dopo la seconda vaccinazione e, una volta scaduto, sarà necessaria una terza dose per riconvalidarlo. "Nessuno intende dividere la società, ma è nostra responsabilità proteggere le persone. La situazione è eccezionale, l'occupazione delle terapie intensive sta aumentando molto più velocemente del previsto": queste le parole del cancelliere Alexander Schallenberg che sembra ben intenzionato a risolvere quanto prima il problema. Le norme avranno un processo di transizione lungo quattro settimane. Per tutti i bambini al di sotto dei dodici anni le disposizioni del governo non valgono mentre per gli adolescenti (tra i 13-15 anni) sarà sufficiente avere un certificato di almeno una dose e un test negativo al Covid. Chiunque tra coloro che non sono vaccinati trasgredirà le regole stabilite, rischia una multa di 500 euro o addirittura di 3600 euro per i gestori.

Sappiamo che ritrovarsi nuovamente chiusi in casa dopo un anno e passa di segregazione è difficile, ma, attenendoci alle statistiche e alla registrazione di altri 8.178 nuovi casi solo nella giornata di oggi, riteniamo che la scelta presa dal governo austriaco sia la migliore e la più adatta per il bene di tutti. Ci auguriamo che il senso civico, la responsabilità e l’amore comune prevalgano su ogni superficialità o faccenda personale che potrebbero costare care a migliaia di persone. La guerra, come vediamo, non è ancora finita, dobbiamo continuare a stare in guardia e lottare contro questo nemico che ormai sembra non volersene andare e che ormai fa quasi parte di noi… Ancora una volta, quindi, viene richiesto un ennesimo sforzo per salvaguardare l'inera comunità.



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