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Procida Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022



Nella polvere oscura delle sistematiche, inquietanti, ansiogene e desolanti notizie sulla diffusione del coronavirus, sui morti, sulle terapie intensive, sui vaccini, sulle prospettive per la ripresa della nostra vita quotidiana, liberi finalmente dal giogo medievale di questa pandemia, si è stagliata qualche giorno fa la splendida notizia che Procida è stata nominata Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022. Un arcobaleno per la Campania e per il sud Italia, un segnale di futuro. Questa designazione alimenta la mente e l’anima e torna a farci pensare che la vita è altro dal Covid-19. Procida è qualcosa che già avevamo e che non apprezzavamo, ma che non abbiamo irrimediabilmente perduto. E' un arcobaleno proprio perché si palesa in questo lugubre momento storico di grande sofferenza per il turismo e, quindi, per la nostra terra che di questo da sempre si alimenta cercando di colmare le differenze con altre regioni certamente più avanzate.

Procida capitale della cultura è una ventata di aria salubre per il settore turistico italiano danneggiato dalle restrizioni legate alla pandemia, posto nella impossibilità di mostrare la propria ricchezza attraendo turisti da tutto il mondo nei suoi principali splendidi siti tra i quali proprio Procida. È un soffio di speranza, quindi, non solo per l’inevitabile riflesso che la nomina ha sul cittadino italiano (ed europeo) in termini di comunicazione dell’esistenza stessa di Procida e delle sue bellezze ineguagliabili, ma anche perché garantisce sostanziali crediti di imposta con lo Stato che si traducono in possibilità di progetti diretti ad invogliare i visitatori e a migliorare i servizi dell’isola, finanziamenti questi impossibili oggi anche solo da immaginare. Il flusso di danaro collegato al premio consentirà certamente all'amministrazione comunale di tirare il fiato e programmare un futuro, che si spera prossimo, con la realizzazione di eventi in grado di rendere l’isola ancora più competitiva con altri siti turistici e riprendere vigore e forza nel panorama italiano.

Come ogni competizione, per chi come me è amante del calcio, c’è poi una ulteriore non trascurabile soddisfazione legata alla vittoria del premio di una località meridionale e soprattutto campana. Leggo dal web che oltre a Procida concorrevano siti bellissimi sparsi in Italia con progetti davvero interessanti: c’erano Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. E Procida piccola isola campana, dolcemente collocata nel mar Tirreno, l’ha spuntata con la splendida immagine di sé rendendo ancora più orgogliosi tutti gli abitanti di questa così complessa regione del meridione di Italia.


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