top of page
  • federicabarra

Pompei non finisce di stupire!

Ritrovato un termopolio intatto: una bottega di street food di epoca antica.


Ancora oggi a distanza di secoli da quella disastrosa eruzione del 79 d.C. Pompei continua a stupire con i suoi ritrovamenti. Lo scavo, che non fa parte del Grande Progetto Pompei, si trova comunque nella zona della Regio V interessata negli ultimi anni dai lavori di consolidamento e scavi. Il Thermopolium ritrovato si trova di fronte alla "locanda dei gladiatori", tra il vicolo dei Balconi e la via della Casa delle Nozze d'Argento.

Qualcosa era stata già notata nel 2019, quando erano iniziati gli scavi in quella zona. All'epoca erano riemersi una prima parte del bancone con uno splendido dipinto a tema mitologico (una Nereide che cavalca un ippocampo e porta con sé una cetra), un'impronta lasciata nella cenere dal grande portone in legno e un balcone che ornava il piano superiore.
















Una delle immagini particolarmente interessante emersa è quella che riproduce l’ambiente della locanda con colori molto vivaci con le sue anatre germane appese, il bancone, le pietanze; in un'altra si vede un cane al guinzaglio. Le due anatre appese per i piedi, il gallo, i cane al guinzaglio sembrano dipinti in 3d.






















Gli specialisti del Parco Archeologico di Pompei stanno già studiando il materiale per verificare quanto questa scoperta possa ampliare le conoscenze sulle abitudini alimentari di età romana.




Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco Archeologico di Pompei, ha dichiarato che «Oltre a trattarsi di un'ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi di questo Termopolio sono eccezionali, perché per la prima volta si è scavato un intero ambiente con metodologie e tecnologie all'avanguardia che stanno restituendo dati inediti».

In questa nuova fase di scavo sono emerse altre scene di nature morte con rappresentazioni di animali, probabilmente macellati e venduti nel locale. Frammenti ossei di animali sono stati trovati all'interno di recipienti ricavati nello spessore del bancone. Questa scoperta ci fornisce la fotografia del giorno dell'eruzione, oltre a fornirci nuovi indizi sulla vita, gli usi e l’alimentazione dei Pompeiani.

I termopoli erano molto diffusi nel mondo romano, infatti a Pompei se ne contano una ottantina, ma nessuno con il bancone interamente dipinto. Questo conferma la eccezionalità del ritrovamento.




Nel Termopolio sono state ritrovate anche nove anfore, una patera di bronzo, due fiasche, un'olla di ceramica comune da mensa. Il piano pavimentale di tutto l'ambiente è costituito da uno strato di cocciopesto (rivestimento impermeabile composto da frammenti in terracotta), in cui in alcuni punti sono stati inseriti frammenti di marmi policromi (alabastro, portasanta, breccia verde e bardiglio).

Altro elemento interessante è il rinvenimento di ossa umane. Alcune sono di un individuo di almeno 50 anni che, forse, al momento dell'arrivo della corrente piroclastica era posizionato su un letto di cui restano solo poche tracce. I resti dell'altro scheletro sono stati trovati invece in un grande vaso di terracotta tranne un piede che era vicino al bancone. “L'occultamento del secondo scheletro, secondo gli archeologi, potrebbe essere opera di scavatori - forse addirittura del XVII secolo - che avevano scavato un cunicolo proprio a ridosso di questo edificio” .

Queste le notizie raccolte fino ad ora, comunque il restauro è ancora in corso e il lavoro prosegue anche nei laboratori, dove alle analisi già fatte sul posto ne saranno affiancate altre per conoscere in maniera più precisa il contenuto dei grandi vasi in terracotta e avere maggiori informazioni sui resti delle vittime.

6 visualizzazioni
Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Instagram
  • Youtube
600px-Telegram_logo.svg.png
webjournal qrcode.jpg
bottom of page