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Penelope: una donna astuta e valorosa

di Claudia Capece e Martina Carpentieri


Oggi, 8 marzo, festa delle donne, abbiamo deciso di parlare di Penelope, una donna della mitologia greca a parer nostro molto importante. Il suo nome deriva dal greco Πηνελόπεια, Πηνελόπη e le è stato attribuito dopo che il padre la gettò in mare e fu salvata da un’anatra; infatti il nome Penelope deriva da πηνέλοψ che in greco significa anatra. Sua madre fu Policaste e suo padre Icario, in passato re di Sparta.

Penelope è un celebre personaggio dell’Odissea di Omero e ricopre il ruolo di moglie di Ulisse e madre di Telemaco. Durante l’assenza di Ulisse protegge l’isola di Itaca con gran coraggio. E' considerata simbolo di fedeltà e astuzia, infatti, aspetta il marito per vent’anni anche se si credeva fosse morto. L’avvenimento dal quale ben si deduce la sua astuzia è la tessitura della famosa "tela di Penelope": all’arrivo dei Proci disse che avrebbe deciso chi sposare solo dopo aver terminato il sudario destinato a Laerte, padre di Odisseo. Per non concludere la tela ogni notte scuciva ciò che la mattina tesseva, fino all’arrivo di Ulisse travestito da mendicante. Penelope organizzò una gara di tiro con l’arco e Ulisse, dimostrando ancora una volta di essere il più forte e il più astuto, vinse.

Riteniamo Penelope una donna forte, coraggiosa e indipendente, che fa di tutto per la sua Itaca in assenza del marito e senza perdere le speranze. Per noi Penelope è il giusto prototipo di donna greca, perfetta unione di forza ed intelligenza.






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