"Otto ore per lavorare, otto per dormire, otto per educarsi"

La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1° maggio in memoria di tutte le lotte combattute per difendere i diritti dei lavoratori

di Martina Carpentieri e Eleonora Danza

La Festa dei lavoratori è nata in seguito ad una rivolta avvenuta negli Stati Uniti con lo scopo di diminuire le ore lavorative. La protesta ebbe particolarmente successo nella città di Chicago, dove, il 1° maggio 1886, 80.000 operai si rifiutarono di lavorare e dopo svariati tentativi raggiunsero il loro scopo: lavorare otto ore. Le condizioni lavorative degli operai erano miserabili in quell’epoca, l’orario di lavoro era molto pesante. Gli operai lavoravano 10 - 12 o addirittura 16 ore al giorno in fabbrica, 6 giorni alla settimana e molto spesso in condizioni anche molto pericolose, infatti i morti in fabbrica erano all’ordine del giorno.

La protesta di questi operai andò avanti tre giorni fino al 4 maggio dello stesso anno e divenne una vera e propria battaglia tra scioperanti e forze della polizia: undici persone persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di Haymarket. Questa iniziativa divenne un vero e proprio simbolo delle rivendicazioni operaie e della lotta per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori. Questa aria di rivolta valicò anche i confini francesi tanto che nel 1890, sempre il 1° maggio, ci fu un’altra manifestazione, la prima internazionale della storia, che raggiunse altissimi picchi di adesione.

Nel 1947 fu ufficialmente riconosciuta la festa del lavoro e dei lavoratori anche in Italia proprio il 1° maggio come accade in molti paesi del globo.