Operazione salviamo il canale
Esattamente da martedì 23 marzo, la nave Ever Given, una portacontainer battente bandiera panamense, è incagliata nel canale di Suez, principale collegamento tra Mar Mediterraneo e Oceano Indiano. La causa di questo blocco è stata una vera e propria tempesta di sabbia. I problemi in seguito a questa imprevista bufera potrebbero essere molti viste le dimensioni della nave e la difficoltà per liberare la Ever Given. Sono tre giorni che si lavora attraverso draghe, scavi e attenzione alle maree, ma i risultati sono scarsi.
L'impossibilità di utilizzo del canale di Suez è un allarmante problema per il commercio mondiale: secondo alcuni studi quest’interruzione comporterà una riduzione del 12% sugli scambi commerciali globali. Il blocco dello stretto ferma il traffico via mare, costringendo a uno stato di stand-by del valore di circa 9,6 miliardi di dollari al giorno. Questo perché ogni giorno, lungo quella via di comunicazione, pur essendoci la pandemia, passano numerose navi che trasportano grande quantità di merci. Il giapponese Kaisha, armatore della Ever Given, viste le difficoltà nel disincastrare l’imbarcazione, non sa quanto tempo occorrerà per completare l’operazione, potrebbe trattarsi di qualche giorno ma anche di qualche settimana. Lungo il canale transita il 30% dei container che navigano per il mondo, molti dei quali giungono anche nel nostro paese. E’ molto importante per noi lo stretto di Suez poiché, oltre a procurarci vaste somme di denaro, ci rifornisce di petrolio, risorsa fondamentale. Proprio a causa di quest’ostruzione tra mercoledì e giovedì l’importazione del petrolio nel nostro paese è diminuita del 5%. E’ intervenuto sul caso il signor Smilt Salvage che, con la sua società, la Royal Boskalis, si è recato sul posto. Smilt e il team dei soccorsi stanno facendo il possibile per velocizzare i tempi del disincaglio della Ever Given e per spostare l’enorme nave lunga 400 metri e pesante circa 220 tonnellate. Già da stamattina, infatti, sono ripresi i lavori: le draghe e gli scavi hanno eliminato la sabbia e il fango intorno alla Ever Given mentre alcuni rimorchi stanno provando a spostare ulteriormente la nave. Infine gli scavatori portati sulle sponde del Canale stanno tentando di ripulire la prua del battello.
La situazione non è molto tranquilla: i prezzi dei prodotti sono schizzati alle stelle nella giornata di ieri, circa 150 navi sono in attesa, i ritardi nelle consegne sono evidenti e inoltre stanno partendo richieste di risarcimento. Ci auguriamo che ci siano rapidi cambiamenti e che l’operazione di dincaglio si concluda nel minor tempo possibile permettendo la ripresa dei normali flussi lungo quest'arteria così importante per l'intero pianeta.
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