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  • andreasavarese

Nuovo presidente: arriva un'altra fumata

Aggiornamento: 31 gen 2022

Caos: è stata registrata la quarta fumata nera per le elezioni in Parlamento.



Oggi, giovedì 27 gennaio, è stato il quarto giorno in cui si sono tenute le elezioni riguardanti il nuovo presidente della Repubblica. Da lunedì continuano ad esserci assemblee e riunioni molto lunghe e impegnative che portano, però, sempre allo stesso epilogo: continuano ad esserci delle vere e proprie fumate nere, caratterizzate da schede bianche e da voti astenuti. In particolare nello scrutinio di oggi il numero di schede bianche è sceso a 261, mentre il numero degli astenuti è salito a 441. Dalle votazioni possiamo notare che in vetta è ancora Sergio Mattarella, in testa alla classifica con 166 voti, seguito dal capo Antimafia Nino Di Matteo con 56 voti; a seguire, con un notevole distacco troviamo figure come il premier Draghi, Pierluigi Bersani, Giuliano Amato, Marta Cartabia. In questo clima di confusione e indecisione, le fonti di centrodestra hanno proposto come candidata ideale la preside del Senato Elisabetta Casellati. La proposta ha subito lasciato perplessi i membri di centrosinistra, i quali hanno mostrato un'opposizione concreta all'idea dei rappresentanti di destra. Hanno inoltre affermato che decisioni di quest'importanza non possono essere unilaterali ma frutto di un punto di incontro o di un accordo tra i partiti, nonostante queste dichiarazioni in serata era emerso un nuovo nome, presentato sempre dalla Lega e da Salvini: Franco Frattini. La neo-proposta ha immediatamente irrigidito il Pd e l'Iv. A testimoniare le numerose perplessità sono anche le parole del leader di Italia viva: "L'indecoroso show di chi ha scambiato l'elezione del Presidente della Repubblica con le audizioni di X Factor dimostra una sola cosa: bisogna far scegliere il Presidente direttamente ai cittadini. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare. Usare il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, una carica istituzionale così autorevole, per spaccare la maggioranza di governo è un segno evidente che non c'è la volontà di trovare una soluzione per il Quirinale. Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il governo". Anche Laura Castelli, viceministro del movimento Cinque Stelle, è intervenuta ribadendo l'importanza di scegliere insieme la persona più idonea per questo incarico, per il bene dei cittadini italiani. Al termine dell'assemblea di oggi è stato deciso che le elezioni ripartiranno domani, venerdì 28 gennaio dalle ore 10:15. Si sta poi valutando l'ipotesi di due valutazioni al giorno. Come vediamo la situazione è molto delicata, non è facile gestire momenti come questi, soprattutto se in gioco c'è la stabilità di un'intera nazione. Speriamo, però, che la Camera e i partiti riescano a trovare al più presto un'intesa e concludere le elezioni.





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