Nessun nome per il Colle
Secondo giorno di votazione per il presidente della Repubblica
Nuova fumata nera per la votazione del tredicesimo presidente della Repubblica Italiana. Anche oggi la maggioranza dei senatori, deputati e delegati regionali hanno votato scheda bianca così come indicato dai partiti senza riuscire a raggiungere il quorum necessario di 673 voti. Nel pomeriggio il centrosinistra, il movimento 5 stelle e il centrodestra hanno lungamente discusso alla ricerca di un candidato che potesse soddisfare i tre schieramenti politici senza però giungere ad una soluzione comune. Il centrodestra ha proposto una terna di candidati che difficilmente verranno accettati dagli elettori. Si tratta dell’ex ministra Letizia Moratti, dell’ex presidente del senato Marcello Pera e del magistrato Carlo Nordio. Il centrosinistra nel sottolineare con fermezza di non condividere nessuno dei nomi proposti, ha deciso di non rispondere con la stessa mossa e quindi non intende proporre nessuna rosa di candidati. Piuttosto, ha sottolineato la necessità di non fare “muro contro muro” ma di impegnarsi a promuovere un dialogo comune per individuare un candidato condiviso e “super partes” che possa ricoprire la più alta carica dello Stato.
Ciò fa presupporre che per arrivare ad un risultato positivo bisognerà aspettare la giornata di giovedì quando, alla quarta votazione, il quorum utile scenderà a cinquecento cinque voti. Non sono mancate le conferme di fiducia al presidente uscente Sergio Mattarella che ha ottenuto ben 39 voti, nonostante in più occasioni lo stesso Mattarella ha dichiarato di non voler ricoprire di nuovo questo incarico. Come nel precedente spoglio non sono mancati nomi inaspettati come quello del comico Nino Frassica, dell’attore Christian De Sica o del conduttore televisivo Amadeus. Un voto è andato anche a Paola Regeni, mamma del ricercatore ucciso in Egitto di cui in questi giorni ricorre il sesto anniversario della morte. Nove sono stati i grandi elettori, su un totale di sedici che ne hanno fatto richiesta, che hanno votato nel seggio drive-in, allestito per i positivi al Covid nel parcheggio della camera dei deputati.
Nel frattempo al palazzo del Quirinale, poco distante da dove effettuavano le votazioni, sono iniziate le prove per la cerimonia d’insediamento del nuovo Presidente. Le prove hanno coinvolto anche i corazzieri a cavallo e la famosa Lancia Flaminia presidenziale, disegnata appositamente per il Capo dello Stato dal designer Pininfarina nel 1961.
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